19.11.2017: ACCOGLIENZA E SOLIDARIETA’ – TESTIMONIANZE 2

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SANTA MARGHERITA LIGURE – PROGETTO DI SOLIDARIETA’ ALIMENTARE “PANE NOSTRO”

   Era già da tempo che nella nostra comunità locale, durante i CH, negli incontri con le famiglie, con gli aderenti e i giovani, desideravamo coinvolgerci in un progetto da vivere insieme, in una esperienza dove sentirci “famiglia”, ma concretamente non capivamo cosa fare.    Ci siamo accorti che nella nostra cittadina, essendo essa una località turistica, vi erano molti sprechi alimentari. Per esempio, i panifici alla fine della giornata avevano molte eccedenze di prodotti: pane, focacce, pizze e torte salate, talvolta fino a venti chili.

   Abbiamo pensato che questi esuberi potevano venire distribuiti a varie famiglie in difficoltà, a tanti che vivono di provvidenza e ad altri di passaggio che approdano a Santa Margherita Ligure in quanto paese ricco.

   Alla fine della primavera 2015 sono iniziati i vari incontri organizzativi, a cui abbiamo partecipato insieme ad alcune rappresentanze delle realtà caritative cittadine (mensa dei frati, Banco Alimentare, Centro Ascolto Caritas), alla amministrazione comunale (nella persona del Vicesindaco), alla responsabile di Coop Liguria, alla Associazione Commercianti e ai rappresentanti della categoria alberghiera.    La prima difficoltà incontrata è stata quella di far nascere in tutti, la percezione che le eccedenze, che prima di allora venivano gettate, rappresentavano uno spreco assurdo, e che potevano trasformarsi in un aiuto concreto per persone in difficoltà e in una possibilità di nuove relazioni con i potenziali beneficiari di questa iniziativa.

      Si sono dovute mettere in atto anche tutte quelle norme igieniche relative sia agli ambienti dove il cibo viene preparato per essere distribuito, sia ai volontari che devono indossare guanti e svolgere procedure precise per impacchettare i cibi e conservarli in modo corretto.       Per quanto riguarda la raccolta, ma soprattutto la distribuzione, tutto deve venire registrato con date, quantità, tipologia di prodotti pervenuti e distribuiti, per una più equa ridistribuzione delle risorse. Anche i fruitori vengono registrati , per meglio conoscere le loro realtà di vita e di famiglia.

     Abbiamo dato la nostra disponibilità a partire dal giugno 2015. Essa si concretizza nella raccolta dei prodotti di due panifici una volta la settimana, il martedì. Alla chiusura dei negozi raccogliamo l’eccedenza e la confezioniamo, in vista della distribuzione successiva negli orari di apertura della sede.

    Un progetto ormai non più sperimentale, che prevede oggi, oltre alla raccolta in vari supermercati di pasta, scatolame, latte, ecc., anche quella di frutta e verdura fresca.

   Una volontaria, da tempo coinvolta nella Caritas cittadina, presta servizio anche a Pane Nostro, proprio nella distribuzione della frutta e verdura fresche. Due volte la settimana i volontari la raccolgono, la ripuliscono da eventuale prodotto deteriorato, se necessario la porzionano e la distribuiscono il giorno stesso. E’ una preziosa esperienza per instaurare nuove relazioni sia tra i volontari, ma soprattutto con le persone che chiedono questo aiuto alimentare, alcune delle quali sono straniere. Con loro nascono rapporti di reciproca conoscenza e fiducia, che permettono di abbattere le barriere, le divisioni, i pregiudizi che spesso nascono dalla “diversità’” non accolta reciprocamente come una ricchezza.

   Riteniamo che il poter distribuire oltre ai cibi in scatola, anche il pane, la focaccia, la frutta e la verdura fresca, sia molto importante perché così la maggior varietà di alimenti permette di offrire pasti più variegati.    Questa iniziativa coinvolge 35 volontari, oltre a tanti giovani che con i nostri figli riusciamo a invitare e che rimangono sempre molto “toccati” da questa esperienza. Sta divenendo una possibilità anche per i ragazzi del catechismo che invitiamo. Lo viviamo come un piccolo bozzetto di “mondo unito”…

   Alcuni dati: dall’inizio del progetto in quindici mesi sono stati raccolti 18.817 chili di prodotti alimentari. Sulle schede compilate sono stati registrati 185 referenti, per un totale di 412 fruitori.

      Prossimamente con il progetto “Santa solidale” si inizierà la distribuzione di pranzi pronti a domicilio.

   Noi come gruppo ci siamo organizzati con Whatsapp per gli accordi concreti dei turni, ma questi rapporti si stanno rivelando molto di più. Infatti il ritrovarci e lavorare insieme è un’occasione di conoscenza e di condivisione che ci rende una famiglia “visibile” nella nostra cittadina.

   Doveva essere una iniziativa nata per amare, accogliere e aiutare concretamente chi è nella povertà e nel bisogno, come il Papa Francesco ed Emmaus ci invitano a fare in questi ultimi tempi, e ci ritroviamo a vivere un’esperienza della Parola “date e vi sarà dato” per la reciprocità d’aiuto e d’amore tra le persone coinvolte, occasione di crescita personale, nascita di nuovi rapporti, condivisione con amici e conoscenti, occasione per tutti di allargare i nostri orizzonti alla fraternità. Una piccola goccia perché “tutti siano uno”, cominciando da noi.

   La Comunità Locale di Santa Margherita Ligure 11/2017


 Esperienza del Gruppo della Parola di Vita di Chiavari – 11/2017

Il nostro gruppo della Parola di Vita a Chiavari accoglie 16 persone, per la maggior parte donne e tre o quattro uomini. E’ un gruppo di recente costituzione e sempre in cambiamento perché spesso ogni volta si aggiunge qualcuno nuovo.

Recentemente abbiamo costituito anche un gruppo what’s app attraverso il quale ci teniamo in contatto durante il mese con varie idee e/o iniziative. Proprio sul gruppo WhatsApp R. un giorno ci comunica che incontrando e fermandosi a parlare con una povera che abitualmente chiede l’elemosina davanti alla chiesa scopre che ha bisogno di una coperta perché dorme in una tenda in spiaggia, tenda però molto usata e logora.

Le procuriamo la coperta e ci attiviamo per farle avere anche una tenda nuova. Mi. si attiva tramite sue conoscenze alla Croce Rossa come si può far domanda per avere una tenda, ma le pratiche burocratiche da fare ci scoraggiano. E qui comincia la collaborazione di tutto il gruppo per aiutare Lucrezia, una donna sulla quarantina di origine rumena che vive qui a Chiavari da un certo tempo, chiedendo l’elemosina.

Qui di seguito il racconto di M. : Ho conosciuto Lucrezia andando a messa al santuario di S. Antonio di Chiavari. Lei è li da anni a chiedere elemosina. Una domenica mattina le chiedo come va è mi dice che ha mal di denti da tempo e che non passa. È andata anche dal dentista Asl. ” …quel che avere fatto al minimo lo avete fatto a me…”  queste parole in un lampo mi affiorano dentro. Conosco F. della comunità che è dentista e la chiamo. Subito non mi risponde. Mi accordo con Lucrezia che alla messa delle 18.00 vado a darle una risposta. Riesco a parlare con F. che mi dice di si subito. Alle 18.00 andiamo con Fi.  A portarle la risposta. Un sorriso a 360 gradi e un grazie ogni volta che mi incontrava. F. è diventata la sua dentista di fiducia!!!(gratis)…..

Ma la storia continua continua e dopo tanto tempo Lucrezia in una risposta a come stai mi dice che ha bisogno di occhiali se conosco qualcuno. No non conosco nessuno ma posso portarla dal mio ottico che fa prezzi buoni. Mi accordo con lei per portarla dall’ottico. Vado a prenderla in macchina e mi dice che è emozionata perché non è mai salita in macchina e si era fatta una doccia. L’ottico le vede e le fa un buonissimo sconto. La cifra da pagare è sempre alta e devo decidere da sola. Una voce dentro mi dice di fidarmi della Provvidenza. Ordiniamo gli occhiali. Parlo con il sacerdote del santuario di questa cosa e mi dona una bella cifra ( sono soldi che gli arrivano per i poveri). Ne parlo con altre persone della comunità che mi aiutano. Alla fine quando vado a prendere gli occhiali ho tutta la cifra che serve.

Affidarsi al Padre e confidare in Lui è una cosa meravigliosa. Non si può rendergli gloria per le esperienze che ci fa fare. Ma Lucrezia è entrata nella nostra vita e l’esperienza continua…………..

E ancora, il racconto di R. : Un giorno ho visto Lucrezia che chiedeva l’ elemosina, mi sono fermata a parlare con lei per sapere come si svolgeva la vita, se aveva parenti ….. mi ha risposto che nella sua patria non si può vivere, non c’è lavoro e poco cibo per cui ha deciso di venire in Italia dopo aver sentito delle conoscenti che l’avevano anticipata.

Tra le altre cose mi ha detto che dormiva in spiaggia poco riparata, e con S. e  L, e dopo averlo comunicato a tutto il gruppo della parola di vita per sentire il loro parere, abbiamo deciso di comperarle una tenda da campeggio per avere riparo e  farla stare più calda di notte. S. le ha comunicato quello che pensavamo di regalarle. Poi D. ha ordinato la tenda e quando è arrivata, L. è corsa a portargliela e ad insegnarle ad usarla perche ‘potesse  avere la notte stessa un riparo”. Le abbiamo dato un piumino e una coperta .La sua commozione è stata tanta, continuava a ripetere:   ” la mia casa,  la mia casa ed era commossa e le veniva da piangere. Poi ho ricevuto una sua telefonata in cui si sentiva la commissione e la gioia.

Al successivo incontro della Parola di Vita ci siamo raccontati altri particolari e ci siamo divisi la spesa della tenda, che a testa era veramente irrisoria.

Abbiamo voluto raccontare questa nostra piccola esperienza perché tutte le mattine il Passaparola ci spronava proprio come gruppo a cercare di essere concreti nell’amore, e, cercando di vivere l’Ideale, appunto, questa esperienza ha fatto molto bene a noi come gruppo. Ci siamo conosciuti di più e questa esperienza ci ha ulteriormente uniti e siamo certi che qualunque cosa abbiamo fatto con amore verso questa sorella più piccola la abbiamo fatta a Gesù. E confidiamo che “Gesù in mezzo”  possa restare e crescere tra noi.

Del Gruppo della Parola di Vita di Chiavari:  Rosanna, Rosaria, Gianna, Michela, Santina, Carlo, Adriana, Elisabetta, Gianni, Anna, Rosy Giovanni, Lella, Filomena, Maria Melina, Luca …….

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