CON ACETI: “NON CONTROLLO….IL MIO AUTOCONTROLLO”

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Venerdì 15 aprile si è tenuto, presso la Sala Rossa del Comune di Savona, un seminario dal titolo: “Non controllo il mio autocontrollo”, dedicato alle strategie per ridurre impulsività e iperattività in bambini e adolescenti favorendo l’incremento di abilità alternative; relatore Ezio Aceti. Eccone un breve resoconto.

Nella storia dell’umanità, non c’è stata generazione che non abbia detto: “ai miei tempi non era così”. Eppure questo classico dei luoghi comuni ha assunto una nuova connotazione ai nostri tempi, se è vero, come pensa per esempio Umberto Galimberti, che il nostro mondo è cambiato negli ultimi 40 anni più di quanto abbia fatto nei 2000 precedenti.EA3
Anche la qualità’ e la quantità degli stimoli a cui siamo sottoposti cambia molto celermente, questo a conseguenze dirette sull’educazione di bambini e adolescenti, che, essendo contemporanei a quest’epoca di cambiamenti veloci, rispondono alle sollecitazioni in modi che gli adulti non sono in grado di capire.

Il seminario di Venerdì 15, tenuto da Ezio Aceti e rivolto ad educatori e insegnanti, si proponeva di fornire gli strumenti per andare incontro alle nuove esigenze educative. L’incontro ha sicuramente intercettato un bisogno della comunità educativa, a giudicare dalla risposta in termini di pubblico: la sala rossa del Comune di Savona era gremita.
EA1In circa due ore, Ezio Aceti, con uno stile coinvolgente e ricco di umorismo, ha fornito agli intervenuti gli strumenti per relazionarsi con i ragazzi riconoscendo le esigenze in relazione all’età. Esigenze che l’insegnante, il cui ruolo è ancora  ancora troppo ancorato al vecchio paradigma della mera trasmissione delle conoscenze, non sempre è in grado di comprendere. Si è discussa quindi l’importanza di riconoscere spazi di autonomia, evitando di demandare ai genitori cose che potrebbe benissimo essere responsabilità dell’alunno ( es: la discussione sul rendimento scolastico), ma anche di come coinvolgere i ragazzi nell’apprendimento, superando le difficoltà legate ad un modello obsoleto per sperimentare nuovi strumenti didattici che cedano la responsabilità formativa, almeno in parte, ai ragazzi.

Il seminario ha concentrato in due ore moltissimi concetti, francamente difficili da riassumere nello spazio di un articolo web.  Se qualcuno dei partecipanti vuole integrare questo scritto può farlo nei commenti qui sotto.

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