16 Gennaio 2015 – Fontanegli (Genova) – a cura di Agostino Rivarola
Sovente diciamo che è importante fare le cose assieme, farle il più possibile in armonia, aiutandoci reciprocamente, mettendo a disposizione i talenti e le capacità di cui si è dotati; anche se su un piano naturalmente umano, sento di affermare che è stato proprio così, pur tra persone di “cultura” e orientamento diversi.
Affrontando le inevitabili difficoltà, superando a volte la tentazione di non farcela e di “abbandonare l’impresa”, posso dire che è valsa la pena di sacrificare tempo ed energie per dare la possibilità a tante persone di ammirare le diciannove rappresentazioni della Natività esposte nell’Oratorio di Fontanegli.
Fatti i conti, certificati dal numero di tagliandini per la votazione, i visitatori di questa 24a edizione sono stati 2055, addirittura superiori alle due ultime mostre.
Tante sono state le occasioni di amichevoli rapporti, di comuni riflessioni, di confidenze personali, talvolta intime: questi rapporti mi sembrano i frutti più belli e preziosi, un vero arricchimento dell’anima, tanto da suscitare nel cuore l’esigenza di rendere grazie a Dio, riconoscendo ancora una volta il Suo amore e la Sua provvidenza.
Altrettanto significativi sono stati i momenti in cui è stato possibile dialogare con le persone, rispondendo alle loro domande e aiutandole a capire meglio lo spirito della manifestazione.
Effettivamente un’accoglienza più “calda”, una maggior attenzione per i più piccoli, un riguardo in più verso gli anziani, mi pare abbia contribuito a mettere a proprio agio i visitatori.
Riporto alcune loro “impressioni” scritte su un apposito registro:
“Grazie per il bel momento che ci avete regalato visitando questi presepi”
“Non si possono passare le feste senza venirvi a trovare…Ogni anno ci stupite con le vostre idee, belle e originali”
“Grazie per l’accoglienza, così tipica di Fontanegli: notizie, curiosità, sorrisi, calore..”
”Grazie agli organizzatori che raccolgono gli artisti e li fanno conoscere”
“E’ stata una splendida sorpresa!….”
“Come ogni anno, è un’emozione essere qui con voi: grazie!”
“Fare il presepe è simbolo di fede: ci siete riusciti”
“Dio opera tramite le nostre mani e voi l’avete dimostrato”.
Come accennato nell’articolo del 21 dicembre scorso, anche Gianfranco Piccardo e le sorelline Maria e Anna Madeddu, hanno esposto un presepe, classificandosi rispettivamente al 4° e all’8° posto della graduatoria stilata in base ai voti di preferenza del pubblico: un bel risultato davvero!
La cerimonia conclusiva è stata arricchita dal gruppo corale di San Marcellino e Granarolo, con Martina Paterna che ha diretto con bravura i cantori, accompagnati alla tastiera da Marco Rivarola: anche loro hanno gioito con noi per il clima di famiglia che si è creato fra tutti.
Martina ha poi risposto ad una nostra mail:
“Grazie a tutti voi, alla Confraternita, alle persone della Società Sportiva… Ci siamo sentiti veramente a casa!!!! Anch’ io sono stata molto contenta e sono felice di come sta crescendo il nostro coro, nato così, per gioco, dall’amore per la musica che ci accomuna… Ci sentiamo molto una famiglia e cerchiamo di trovare uno spazio per tutti… bambini, giovani e… giovani “dentro” !!!! “
Ed ecco i primi tre presepi classificati:
1°) il numero 4, di Marco Mantero, ambientato in paesaggio palestinese
2°) il numero 9, di Marco Adorni, che ha fatto nascere Gesù Bambino nel fango alluvionale di Borgo Incrociati
3°) il numero 1, di Luciano Gaggero, creato in un ambiente collinare innevato, con case di pietra tipiche dei paesi dell’entroterra ligure.