Un convegno su Igino Giordani a Sestri Levante

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In occasione dei 35 anni dallla morte di Igino Giordani si sono susseguiti in Regione diversi incontri per presentarne la poliedrica figura. Il più importante e partecipato di questi si è svolo a Sestri Levante, presso L’opera “Madonnina del grappa”. Abbiamo chiesto a una dei relatori un piccolo resoconto del convegno.

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Si è svolto il 30 aprile scorso, a Sestri Levante, il convegno sul tema: “Igino Giordani a 35 anni dal suo AD-DIO”. Relatori: Rosangela Calzia Ferrari, Alberto Lo Presti e il sottoscritto. Il convegno ha avuto un esito più che soddisfacente. Oltre che alla consistente partecipazione, la soddisfazione è dovuta al fatto che molte persone, anche di convinzioni diverse da quella cristiana, hanno incontrato per la prima volta questa straordinaria figura, restandone fortemente colpiti ed edificati.paolo venzano
Nella sua relazione (dal titolo: “Una personalità grande e poliedrica”), Rosangela Calzia Ferrari ha parlato di Giordani studioso (in particolare, della letteratura cristiana antica e dei Padri della Chiesa), giornalista, scrittore, parlamentare, membro dell’Assemblea costituente e poi, fra gli altri, “Padre” della nostra Costituzione. Ha accennato ai contrasti e alle difficoltà incontrate nella vita e nell’attività per la sua cristallina e indefettibile coerenza cristiana, anche in relazione al periodo storico in cui è vissuto. In breve, la relatrice ha fatto sua l’espressione del primo biografo di Giordani, E. Robertson, secondo cui “c’è da stupirsi che un solo uomo potesse racchiudere in sé tante vite e avesse potuto fare in ognuna di esse tante cose”.
Lo prestiNel successivo intervento (sul tema: “L’uomo che divenne Foco”), Alberto Lo Presti, direttore del Centro Igino Giordani di Roma, ha efficacemente descritto il percorso spirituale di Giordani, già rigoroso esponente dell’ortodossia cattolica (“picchiava duro contro i nemici di Dio e dell’uomo”) e poi, dopo un semplice incontro, divenuto tanto mansueto e misericordioso quanto ardente di amore vero (“Foco”). Lo Presti si è infatti soffermato sul momento “clou” della vita di Giordani: quando nel 1948, a 54 anni e già autore di ben 60 libri (fra i quali molte biografie di santi), aveva incontrato in Parlamento la giovane Chiara Lubich, restandone letteralmente affascinato. Come scriverà successivamente, aveva infatti incontrato una creatura che stava davvero incarnando e vivendo in modo sublime l’amore evangelico. E questo lo aveva sconvolto…
Dal canto mio, nell’ultima relazione, ho illustrato uno dei capolavori di Igino Giordani scrittore e cioè “Il messaggio sociale del Cristianesimo”. Si tratta di un volume che, nell’insieme, mette in luce come il messaggio sociale di Gesù, degli Apostoli e dei Padri della Chiesa abbia totalmente rivoluzionato la vita dei popoli con i quali è entrato in contatto nei primi cinque secoli di Cristianesimo. Ma il testo è anche importante per conoscere molti dei “principi” che stanno alla base della Dottrina sociale della Chiesa (da quello del personalismo a quello della solidarietà, da quello del bene comune a quello della destinazione universale dei beni della Terra…). Un volume, dunque, indispensabile per una conoscenza adeguata e completa della proposta sociale cristiana e per interpretare correttamente molti fenomeni e fatti della vita contemporanea e dell’attualità (com’è stato ripetutamente fatto nel corso della relazione).
Come emerge dalle testimonianze raccolte, l’incontro è stato apprezzato, oltre che per il suo contenuto, anche perché condotto con linguaggio chiaro e accessibile a tutti.

                    Paolo Venzano

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