Sono Consigliere Comunale in un piccolo Comune nei dintorni di Tortona, in provincia di Alessandria. Essendo alla fine del mio secondo mandato come consigliere comunale, mi sembrava opportuno non ricandidarmi più. Confrontandoci però con un gruppo di amici che credono nella politica a servizio del bene comune dei cittadini, ci siamo convinti che era importante ricandidarmi, come testimonianza di servizio alla comunità.
Giunto il momento della campagna elettorale (si votava una lista unica), il candidato Sindaco mi raccomanda di sensibilizzare gli elettori sull’importanza di recarsi alle urne, e di chiedere l’eventuale preferenza tra i cittadini del quartiere che mi era stato assegnato (ogni candidato aveva la sua zona).
Inizio la mia attività con una frase fissa in mente: “Pensare alle cose di lassù”, e con l’unità forte del mio gruppo. Vado a trovare una persona anziana che mi aggredisce per le tasse troppo alte, la ascolto fino in fondo, e alla fine mi dice che sarebbe andata a votare.
Un nuovo candidato appartenente alla famiglia nobile che aveva governato la zona anticamente, professionista con una buona cultura (potrebbe rappresentare la continuità futura dell’ amministrazione), è il mio più forte concorrente. Mentre lui chiede le preferenze solo per se stesso, io cerco di convincere le persone ad esercitare il loro diritto/dovere di cittadini andando a votare, lasciandole libere di dare la preferenza a chi ritengono più meritevole. Capita così anche col mio vicino di casa che è nella mia zona, al quale il mio “concorrente” aveva chiesto la preferenza: io gli dico di dargliela pure, in quanto ottima persona. E così ho fatto anche con tanti altri.
Giunto il giorno delle elezioni, alle ore 20 non avevamo ancora raggiunto il quorum: occorre convincere gli indecisi a dare il loro contributo. Mi confronto con una coppia palesemente in dissenso con l’amministrazione comunale, ponendo in luce la ricchezza del dialogo, non finalizzata allo scopo di fargli cambiare idea. Alla fine anche lui va a votare.
I risultati alla fine sono ottimi: il quorum superato per 18 voti; per me e per l’altro candidato il numero di preferenze più alto.
Ora il nostro Comune ha il suo nuovo Consiglio: 10 persone che in un rapporto di fiducia reciproca cercheranno di fare del proprio meglio per rispondere alle aspettative dei nostri concittadini.
Tiziana Zanotti – Comunità di Tortona