A GENOVA: UNA COMUNITA’ CHE SI INCONTRA E CONDIVIDE LA VITA

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Il 7 dicembre 2019, a Trento si è dato avvio alle celebrazioni del centesimo anniversario dalla nascita di Chiara Lubich. Con lei anche il carisma dell’unità ha il suo inizio.

Non è una coincidenza se lo stesso sabato 7 dicembre anche a Genova, a Sampierdarena presso la struttura D. Bosco, una accogliente saletta, ben attrezzata, ha accolto una buona rappresentanza della comunità focolarina di Genova. Un momento atteso, desiderato questo dalla comunità genovese anche se non da lungo programmato. L’intento è quello di rinsaldare rapporti e comunicare la vita affinché il più possibile tutti ne siano partecipi. 70 le persone che complessivamente hanno partecipato ai 3 momenti che il programma ben preparato ha proposto.

La prima parte si incentra sulle testimonianze. Un iniziale spazio viene dato ad alcune significative e costruttive esperienze sulla Parola di Vita del mese appena trascorso “Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto” (Rom 12,15). Marta L., Gian P., Alberto F, ci fanno riassaporare la bellezza e la valenza del raccontarsi i frutti e gli effetti della Parola vissuta nel quotidiano. Situazioni diverse. Impegno comune: vivere il Vangelo.

Segue una carrellata di esperienze. Incontrarci, raccontare storie, progetti, iniziative che incidono positivamente nel tessuto sociale è nel nostro DNA focolarino.

Alberto Ferrucci porta la nostra attenzione sul mondo del lavoro e in particolare sulla crisi dell’ILVA. La siderurgia di Taranto è un problema nazionale ma deve esserlo anche la salute dei tarantini. E ci illustra un ambizioso progetto: produrre acciaio senza avvelenare l’atmosfera. Molto interessante, di attualità.

Titti racconta l’esperienza del congresso dei gen dell’Italia centrale da poco realizzatosi a Castel Gandolfo. Per focalizzare il tema del congresso “la Santità” sono stati invitati gli amici di Carlo e Alberto, genovesi doc: Orietta Bignone, Marta Chierico, Titti e Paola Grisolia, BrunO Dapino, Antonio Topi (Fons), Massimo Ciampolini e Paolo Puppo. Carlo e Alberto sono diventati per questi gen due compagni di viaggio: testimoniano ancor oggi, che insieme tutto è possibile anche la santità. Gli amici di Carlo e Alberto, cioè i loro coetanei, rifacendoci all’esperienza vissuta insieme negli anni 80 hanno raccontato di una comunità che ha vissuto una forte esperienza di unità nella quotidianità.

Il gruppetto di amiche musulmane, Zara, Francesca con Orietta M. ci aggiornano della Giornata del dialogo cristiano islamico tenutasi recentemente anche qui a Genova. Ci dicono, che dopo la firma nel febbraio scorso ad Abu Dhabi del documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza umana da parte di Papa Francesco e del grande Iman di Al Azhar, Ahmad Al-Tayyet, la celebrazione di quest’anno ha avuto un nuovo impulso per il dialogo, i diritti e la pace.

Il Comitato Umanità, che da più di 30 anni è presente nel Centro Storico di Genova, ci ha fatto partecipi di alcune recenti esperienze, frutto della generosità di alcune nostre famiglie e di un impegno costante verso chi è nel bisogno. Farsi carico dei problemi di singole persone e nuclei famigliari in situazioni di disagio, ridare dignità e speranza, soprattutto attraverso una forte condivisione è il senso di questa presenza.

Adriana e Giuseppe G. ci raccontano una singolare esperienza, che ha dell’incredibile: un grande sostegno economico ad una famiglia non italiana. E’ evidente l’intervento della provvidenza attraverso la generosità di persone con grande cuore e sensibilità verso lo straniero, che soffre e non ha risorse per andare incontro a situazioni di salute e di malattie. Marisa B. racconta una toccante esperienze con una giovane proveniente dal continente africano. La scuola di italiano, che coinvolge una ventina di insegnanti volontari ha fra gli obiettivi quello di favorire l’integrazione degli stranieri nella nostra città, facendo sperimentare loro un clima di famiglia.

Betty C. racconta l’interessante iniziativa ecologica che iniziata a Bogliasco si è estesa alla città di Genova coinvolgendo anche le istituzioni affinché si diffondano sempre di più informazioni e pratiche ecosostenibili. Un invito a tutti noi a diffondere le buone pratiche: la raccolta differenziata fatta bene con impegno e coscienza, preferire l’acqua del rubinetto e tante altre iniziative. Un ulteriore appello a prenderci cura della casa Comune.

Il momento conviviale che segue fa ricordare la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ognuno porta qualcosa e il banchetto che in breve tempo è stato imbandito prima dell’inizio dell’incontro è un’opera d’arte. Il tempo rimasto per gustare i buonissimi cibi è poco ma sufficiente anche per scambiarsi gli auguri di Natale.

Si conclude la serata con la diretta del collegamento CH. E’ vitale e da senso al nostro impegno nel locale, nella nostra città, quartiere, città parrocchia, sentirci una famiglia “connessa” con tutto il mondo focolarino.  E anche questa volta si fa l’esperienza forte e gioiosa dell’universalità e dell’unità che lega tutti noi figli di Chiara sparsi nei 5 continenti.

Alcune impressioni raccolate a caldo:

Z. “Grazie di cuore che ci rendete partecipi e ci fate sentire uno di voi” 

T. ha messo in rilievo il clima di famiglia e ha espresso il desiderio che la comunità locale ritrovi il suo cammino come Chiara l’ha pensata e che in questo cammino siamo insieme. 

“È stato bello ritrovarci insieme, come famiglia di Chiara, in questo 7 dicembre Speciale…Speriamo …a presto…” 

C. che frequentava il Movimento negli anni giovanili, aderente, era felicissima di essersi nuovamente rivista con noi dopo anni. Anche R., che ha avuto un recente lutto famigliare. Ha detto: queste occasioni riempiono il cuore di serenità e sollevano.

Quella sera salutandoci era evidente che mettere in comune la vita ci fa essere generatori di comunità. E mi è venuto in mente un pensiero del Presidente Mattarella proprio sulla comunità. Lo riporto: “Sentirsi comunità significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa “pensarci” dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese”. Siamo tutti consapevoli di quanto ciò sia urgentemente necessario.

Ci lasciamo con l’impegno-esigenza di rivederci in occasione del prossimo Collegamento CH di SABATO 1 FEBBRAIO 2019.

Dato che la diretta sarà alle ore 12.00 pensiamo di vederlo insieme in differita. L’orario verrà comunicato in seguito.

Cristina, Gian, Marta e La Comunità di Genova

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