L’ecumenismo non è un libro da leggere, ma una vita da vivere. Una vita fatta di gesti concreti, di storia che s’intreccia. Di azioni da condividere. Quello che è successo a Lund in Svezia in questo inizio di settimana dove cattolici e luterani hanno commemorato insieme i 500 anni della Riforma di Lutero, fa parte di questa vita da vivere.
“Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi”, ha detto Papa Francesco. Luterani e cattolici – ha aggiunto il rev. Martin Junge – devono essere “un dono di speranza in mezzo ad una umanità che anela a vivere in una diversità riconciliata”. Un evento quello di Lund, impensabile solo fino a pochi anni fa, ma reso possibile grazie a un dialogo che è stato portato avanti con fedeltà e perseveranza, nonostante sul terreno permangano ancora ostacoli e punti divergenti.
A Lund, insieme a Papa Francesco, cattolici e luterani hanno pregato e ringraziato Dio per il cammino di comunione fino ad oggi percorso. Ma hanno anche chiesto perdono per il male commesso gli uni contro gli altri. Per i secoli di guerra che ha reso l’Europa un mare di sangue. Per il peccato della disunità che ha spaccato l’unica Chiesa di Cristo. Per aver sottolineato negli anni passati ciò che li separava piuttosto che guardare a ciò che li univa. Per aver accettato che il Vangelo si mischiasse con gli interessi politici ed economici di chi aveva il potere. “Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi”, ha detto Papa Francesco prendendo la parola in cattedrale. Luterani e cattolici – ha incalzato il segretario generale della Federazione Luterana mondiale Martin Junge – devono essere “un dono di speranza in mezzo a una umanità che anela a vivere in una diversità riconciliata”.
Per essere dono di speranza è stata firmata una dichiarazione comune fatta da cinque impegni per aumentare la comunione, terminare il percorso “dal conflitto alla comunione”, una dichiarazione congiunta dove cattolici e luterani sono chiamati a progredire per portare a termine il percorso della comunione, ed eventualmente arrivare ad una completa unità. Sono cinque temi, cui si aggiunge un appello per la pace e la fine delle violenze e un richiamo a tutte le comunità cattoliche e luterane del mondo ad essere “creative”. Per progredire nel cammino ecumenico è necessario partire da una prospettiva di unità e non dal punto di vista della divisione per rafforzare ciò che è comune piuttosto che le differenze. Lasciarsi sempre trasformare dall’incontro con l’altro e da una mutua testimonianza di fede. Cattolici e luterani si impegnino a cercare una unità visibile, per elaborare insieme quello che questo significa in termini di passi concreti, impegnandosi verso questo obiettivo. Luterani e cattolici sono chiamati a riscoprire il potere del Vangelo di Gesù nei nostri tempi. Infine avere la consapevolezza che cattolici e luterani sono chiamati a testimoniare insieme la misericordia di Dio. E come segno concreto della testimonianza della misericordia è stata firmata anche una dichiarazione di intenti tra Caritas Internationalis e il World Service della Federazione Luterana mondiale. “Per noi cristiani – ha detto Francesco – è una priorità andare incontro agli scartati e agli emarginati del nostro mondo. Ai cristiani è chiesto di essere protagonisti della rivoluzione della tenerezza”.
Silvano Gianti
Grazie per questo articolo.
Oggi il Papa durante l’omelia della Messa a Malmo ha detto:
“Le Beatitudini sono in qualche modo la carta d’identità del cristiano, che lo identifica come seguace di Gesù. Siamo chiamati ad essere beati, seguaci di Gesù, affrontando i dolori e le angosce del nostro tempo con lo spirito e l’amore di Gesù. In tal senso, potremmo indicare nuove situazioni per viverle con spirito rinnovato e sempre attuale: beati coloro che sopportano con fede i mali che altri infliggono loro e perdonano di cuore; beati coloro che guardano negli occhi gli scartati e gli emarginati mostrando loro vicinanza; beati coloro che riconoscono Dio in ogni persona e lottano perché anche altri lo scoprano; beati coloro che proteggono e curano la casa comune; beati coloro che rinunciano al proprio benessere per il bene degli altri; beati coloro che pregano e lavorano per la piena comunione dei cristiani… Tutti costoro sono portatori della misericordia e della tenerezza di Dio, e certamente riceveranno da Lui la ricompensa meritata”.
Anche scrivere un articolo e diffonderlo é un modo di lavorare per la piena comunione dei cristiani!