Cartacea oppure online – a seconda del contesto in cui mi trovo – leggo con attenzione gli ultimi articoli di attualità, quasi alla ricerca ansiosa di chiarimenti, dettagli, notizie realistiche e veritiere perché so essere riportate direttamente o con fedeltà all’intervista. D’altronde l’onestà giornalistica caratterizza da sempre la penna dei collaboratori di Città Nuova: che non è solo una testata giornalistica, è la prima Opera del Movimento dei Focolari. Il suo scopo? Chiara Lubich lo ha promosso dopo le prime Mariapoli degli anni ‘50: tenere collegati quelli “dell’unità”, che dopo aver sperimentato la fraternità, scendono in campo e accettano le sfide quotidiane per la realizzazione di una società basata sul rispetto, la condivisione, l’unità.
Pur consapevole degli scenari negativi, spesso drammatici, di fronte ai quali per lo più mi sento impotente, mi rasserena la visione costruttiva e coinvolgente che traspare dal giornale: posso fare qualcosa, diffondere una cultura di dialogo, che valorizza il positivo anche di chi la pensa diversamente da me, anche di quelle situazioni assurde o a dir poco vergognose…, posso partecipare e promuovere piccole azioni di sostegno alle grandi necessità.
Ecco forse non sapete che durante la visita a Loppiano di Papa Francesco lo scorso 10 maggio, Aurora Nicosia – direttore della testata – gli si è avvicinata per presentare il giornale, ma non è stato necessario: “Io leggo Città Nuova”, parole di Bergoglio!
Questa notizia mi ha dato un nuovo slancio: allora avanti tutta, con sprint, Città Nuova è anche nostra, chissà quante persone attendono, attraverso di noi, l’ossigeno culturale e Ideale per interpretare e contestualizzare la realtà in cui viviamo, osare l’obiettivo della fraternità, rischiando insieme!
Titti Grisolia
Grazie Titti, della visione positiva e del coraggio che ci doni nel credere in Città Nuova come strumento prezioso.per costruire il mondo unito a cominciare dalle persone che ci sono vicine nel quotidiano.