Dall’8 al 10 aprile a Loppiano 106 coppie, di cui circa un terzo non aveva mai sentito parlare di Loppiano e del Movimento dei Focolari hanno partecipato al primo corso per fidanzati organizzato da Famiglie Nuove zona Italia.
Un gruppo piuttosto eterogeneo per esperienza, aspettative ed età che andava dai 18 ai 52 anni, ma che si è sentito accolto e avvolto da un’ “atmosfera” che ha dato una nuova prospettiva al rapporto di tante coppie, aperta al “per sempre” .
Per avere un’idea di quello che è successo basterebbe lasciar parlare le foto di tanti volti e leggere le impressioni che stanno arrivando. Come è giusto che sia ci sono anche delle osservazioni che ci aiuteranno a migliorare le prossime edizioni.
L’incontro è stato preparato con impegno e tenacia da alcune famiglie in rappresentanza dell’Italia, è stato realizzato da
un’equipe piuttosto grande che ha lavorato tantissimo e ha cercato di curare tutto fin nei minimi particolari (un esempio è la cena romantica), ma soprattutto è stato “pagato” da molte famiglie che, pur non essendo presenti fisicamente, hanno offerto a Dio dolori e preghiere affinché fosse Lui a toccare il cuore e illuminare il cammino di queste coppie.
Il programma, composto nel periodo precedente all’incontro, è stato definito tra alcune famiglie direttamente nei giorni del suo svolgimento e questo ha consentito di cogliere sfumature ed esigenze particolari che si potevano rilevare dalle reazioni della sala. Così è stato, ad esempio, per quelli che abbiamo chiamato i “punti luce”, momenti di riflessione e di approfondimento spirituali, per i quali sono stati richiamati interventi di Papa Francesco, di Chiara, poesie e canzoni.
I relatori hanno risposto bene alle aspettative (esigenti) dei fidanzati, ciascuno con le proprie caratteristiche comunicative e di contenuto: abbiamo cominciato venerdì con la famiglia Scotto (“Dall’io al noi”) e con lo psicologo Inaki (“La comunicazione nella coppia”), proseg
uito sabato con don Alessandro (“Il sacramento del matrimonio”) e la famiglia De Angelis (“Le crisi della vita familiare”) e concluso domenica con la famiglia Rovea (“Affettività e sessualità”). E’ stato importante cercare di coordinare i vari interventi in modo da rappresentare un “filo d’oro” tra tutti gli stimoli e le proposte di vita offerte e dove non siamo riusciti ad arrivare con i nostri limiti ci ha pensato la Provvidenza.
Il rapporto con Loppiano, attraverso chi si occupa dell’organizzazione, è stato molto fruttuoso, costruito nel tempo mosso dall’amore che ciascuno ha messo in gioco affinché ci fosse davvero Gesù in mez
zo a noi.
Domenica, 
al termine del programma, anche se stanchi, non volevamo più venire via perché toccavamo con mano le meraviglie fatte da Dio nel cuore di ciascuno: ci sembra che questo incontro abbia costruito un pezzetto di storia della zona Italia.
A cura di Antonella Boggero
Chi ci è stato me ne ha parlato in termini entusiastici: bravi agli organizzatori.