DANIEL E’ GUARITO ED E’ TORNATO A CASA

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Daniel e suo padre Mathieu sono partiti sabato mattina (28 febbraio 2015) alle 7,30 dall’aeroporto di Genova per tornare in Costa D’ Avorio. 

(Qui puoi leggere il precedente articolo: Daniel ei miracoli della fraternità)IMG-20150304-WA0000

Veramente anche se sembra impossibile la casa è vuota. Le risate di Daniel, le sue corse, i suoi urli, riempivano ogni singolo spazio. Si aveva l’impressione che la sua gioia di vivere fosse ancora più forte, sembrava volersi rifare di tutto il tempo che finora aveva perso. Prima non poteva ridere perché tossiva o vomitava. Era sempre molto affaticato. Per lui qualsiasi cosa era una fatica enorme. Anche semplicemente premere l’interruttore per accendere la luce, lui non ci riusciva. Anche camminare era faticoso, tanto che una persona ci aveva prestato il passeggino per poterlo portare fuori. Ora invece non camminava ma correva. Ogni giorno un progresso.

Che gioia vederlo finalmente in salute!!!!

Grazie ai nostri vicini di casa che ce l’hanno prestata ha potuto provare anche la bicicletta. Che gioia infinita per lui provare la bici finalmente! Il papà ci ha detto che l’aveva sempre desiderato ma per lui era impossibile poterla comprare e per Daniel pedalare. Adesso andava come una scheggia (con le rotelle naturalmente).

E’ stato bello un giorno che è arrivata una persona e ha saputo questa faccenda della bici. Poco prima era stato il suo compleanno e non aveva voluto per sé dei di regali e aveva messo una scatolina con scritto “per Daniel”. I soldi raccolti li ha consegnati a Mathieu dicendo che erano per comprare la bici a Daniel. Naturalmente ci siamo messi tutti a piangere.

Tutti hanno voluto contribuire in qualche modo al loro soggiorno. Addirittura qualcuno  gli portava la torta per fare colazione.

IMG-20150304-WA0008Il momento di festa e ringraziamento per la guarigione di Daniel e per il loro saluto abbiamo cercato di prepararlo con cura. Con il gruppo della  parrocchia abbiamo pensato che ognuno doveva avere la possibilità di fare qualcosa. IMG-20150304-WA0006

Daniel era di tutti e tutti dovevano avere una possibilità. Così abbiamo chiesto al coro di Lella di venire loro a cantare e suonare durante la messa. Per il rinfresco ognuno poteva portare qualcosa da condividere. Lucia e Simona, due signore della parrocchia, si sono offerte per preparare i panzerotti cotti al momento. Così per loro due la festa si è trasformata in lavoro per tutta la serata. C’era sempre la coda per avere questa ghiottoneria e sono stati fatti più di 200 panzerotti. Il parroco è stato molto disponibile e dopo la messa di ringraziamento ha spostato l’Eucarestia e la chiesa si è trasformata in un  salone dove abbiamo potuto mangiare. Arrivati a casa una piacevole e graditissima sorpresa ci attendeva. Il nostro vescovo veniva a conoscere Daniel. Un momento carico di gioia ed emozione. Avremmo voluto che il tempo si fermasse e…..piantare qui tre tende………..

Abbiamo cercato di far visitare a Daniel e suo padre tanti posti; Genova, Vernazza, Camogli, Zoagli, Cavi, Sestri Levante, il monte San Giacomo, l’Acquario.

Abbiamo cercato di viziarli il più possibile…….anche la neve, uno spettacolo vederli scivolare sul di essa con semplici sacchetti di plastica o semplicemente costruire un pupazzo di neve o cercare di tirarsela o prendere in braccio pezzi enormi di neve formata dicendo: “Questa la portiamo a casa da papà, Mati e Gabi” (che non erano potuti venire), e ancora più divertente fargliela assaggiare e sentire un urlo quasi sorpreso e liberatorio che diceva: “ Ma è ghiacciata!!!!”

Anche a La Spezia è stato preparato un momento di festa dove li abbiamo accompagnati. Qui tramite i nuovi mezzi medici e tecnologici   era stata fatta la prima diagnosi della malattia di Daniel. Tutti lo volevano conoscere. (Leggi Qui l’ articolo festa a Spezia)

Si sono interessati di loro anche il giornale “Il nuovo Levante” che ha pubblicato un articolo. La televisione Telepace che ha voluto intervistarli.IMG-20150304-WA0002

L’abbiamo portati a vedere una partita dell’Aurora basket e finita la partita non poteva mancare il famoso canestro con la maglia della squadra e come premio una bella tuta della squadra e lo zainetto…molto utile per la scuola…lo abbiamo portato a dare il “famoso” primo calcio al pallone promesso appena arrivato, quando i bimbi del Carasco gli avevano portato il pallone con tutte le loro firme…..

Daniel: un bimbo pieno di vita e di gioia, grato per tutto . Ci ringraziava ogni volta che si alzava da tavola. Si illuminava del poco, del semplice, dell’essenziale, ma anche di tante cose mai viste per esempio per un gioco, per il vestito di carnevale, al parco giochi, per lui tutto era entusiasmante. Ha imparato a parlare italiano e anche qualche canzoncina che ogni tanto faceva cantare un po’ a tutti.

Poi durante il loro soggiorno qui è arrivato il compleanno di Sergio e cercando di fare le cose con semplicità ognuno ha cantato la canzoncina di tanti auguri in italiano, francese ed è arrivato il momento del canto in dialetto di Daniel e Mathieu, le semplici parole che usano per esprimere gli auguri hanno tutto un significato diverso e diciamola tutta anche molto più importante della nostra semplice canzone di auguri, diceva più o meno così: “Che Dio ti benedica e possa regalarti altri anni così.…”.

CSC_7632Sempre molto intensi i momenti di preghiera con Mathieu. Lui ringraziava sempre per tutto quello che era successo durante la giornata.

Così siamo giunti al momento della partenza con l’ultimo discorso, preghiera, ringraziamento di Mathieu.

E’ stato commovente, ci siamo ringraziati a vicenda e chiesto scusa sempre a vicenda per le varie mancanze involontarie, e al mattino dalla partenza, facendo un cerchio, questa volta con Daniel tra noi e non più al centro ha ringraziato ancora e benedetto il loro viaggio e la giornata per chi invece restava……

Al ritorno dall’aeroporto ci siamo fermati in un bar a Lavagna per fare colazione. Il bar era già pieno e noi eravamo in sei. La signora del bar che ci conosce ci ha chiesto di Daniel e ci ha detto il suo dispiacere di non essere riuscita a venire alla festa. Le abbiamo raccontato in poche parole la nostra avventura. Abbiamo catturato l’attenzione dei clienti. Una persona ha voluto pagare la colazione a tutti e sei perché ha detto che non aveva mai sentito una cosa così bella.

 Sergio Adriana Gabriele Veronica Martina


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Qui puoi leggere l’ articolo “DIARIO DI UN DIFFICILE INTERVENTO….”


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Una risposta a “DANIEL E’ GUARITO ED E’ TORNATO A CASA”

  1. Bellissima storia di amore di una comunità aperta ai dolori e ai problemi della società in cui vive.
    Così crescono le comunità locali, e con loro anche la città.
    Grazie a quanti hanno reso possibile questo piccolo miracolo e a quanti lo hanno fatto conoscere attraverso i media.
    Franco P.

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