Il Congresso Eucaristico, svoltosi quest’anno a Genova dal 16 al 18 settembre, ha coinvolto nella sua preparazione e realizzazione, oltre alle diocesi e alle realtà ecclesiali presenti sul territorio ligure, diverse organizzazioni ed enti privati.
Già nella tarda primavera lo Studio Associato Attori, di cui sono socio fondatore insieme all’amico e collega Andrea Caretti, era stato contattato insieme ad un’altra importante realtà artistica del ponente genovese, la Scuola di Musica “G. Conte” di Pegli, per organizzare e coordinare – su esplicito invito di Monsignor Nicolò Anselmi, Vescovo ausiliare – in collaborazione con la Pastorale Giovanile, la serata di festa e riflessione per i giovani delle diocesi liguri e per quelli giunti per l’occasione a Genova dal resto dell’Italia.
Nell’estate ormai inoltrata ci siamo trovati pertanto a contattare e coinvolgere, su precise indicazioni, alcune realtà artistiche professionali e non, operanti a vario livello in parrocchie, scuole, realtà associative, soprattutto della città di Genova.
Tra queste, l’emittente televisiva Telepace di Chiavari, che ha trasmesso in diretta per intero la serata, la già menzionata Scuola Conte con alcuni musicisti professionisti suoi docenti, i cori e gruppi musicali San Barnaba e San Matteo, il cantautore Alessandro Cadilli Rispi, la scuola di danza della Polisportiva Giovanile Salesiana, il simpatico e coinvolgente gruppo musicale di rifugiati “African Gang Stars”, gli attori Raffaele Casagrande ed Elena Giuffra.
A questi si sono aggiunte le testimonianze dirette di giovani, famiglie, e consacrati, oltre ai video reportage di presentazione, redatti dalle segreterie di pastorale giovanile delle singole diocesi liguri.
Il filo conduttore che ha legato i vari momenti della serata, durata circa due ore, è stato quello di un immaginario viaggio per mare, a bordo della “barca” Chiesa, durante il quale abbiamo avuto modo di presentare al pubblico, in una piazza Matteotti gremita da giovani e adulti, alla presenza di numerosi Vescovi e del Cardinale Arcivescovo Angelo Bagnasco, delegato Pontificio, le esperienze dei giovani anche alla luce della recente Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi in Polonia.
Il clima di preparazione, pur nel breve tempo disponibile e tra le inevitabili difficoltà di carattere tecnico e organizzativo – che caratterizzano come di consueto tali eventi – è sempre stato molto positivo. Così come i momenti di prova che hanno rappresentato una prima felice occasione per costruire nuove relazioni tra persone inizialmente estranee.
La professionalità poi degli addetti ai lavori ha contribuito a che lo svolgimento della serata risultasse scorrevole, così come ha supplito all’inesperienza di alcuni.
Durante la stesura del testo e la costruzione della regia ho avuto la necessità di rinnovare spesso in me stesso l’atteggiamento di servizio utile a che, quanto scrivessi o costruissi, fosse in sintonia con le indicazioni ricevute e che la serata non risultasse uno spettacolo, come espressamente richiesto dal Cardinale, ma fosse anche e soprattutto un momento di riflessione e approfondimento.
Anche per questo nello spettacolo sono stati inseriti testi di Chiara Lubich, Chiara Luce Badano, Madre Tersa di Calcutta, Beato Pier Giorgio Frassati e ovviamente di Papa Francesco.
Il consiglio ed il coinvolgimento diretto, nonché la collaborazione fattiva di Angela, Sara, Marta e di altri giovani, si è poi rivelata occasione per condividere e costruire insieme, passo dopo passo, l’evento stesso, mantenendo alta la consapevolezza che quanto stessimo facendo fosse frutto del servizio reciproco.
Al termine il Cardinale si è detto ampiamente soddisfatto e così il Vescovo Ausiliare. Ci auguriamo che questo riconoscimento possa rappresentare un utile momento per rafforzare il dialogo all’interno della chiesa ligure.
Fabrizio Giacomazzi