Venerdì 24 novembre 2017 a Genova presso la sala Bi.Bi.Service di via XX Settembre un pubblico di circa 130 persone ha seguito con interesse l’incontro dal provocatorio titolo: Fallimento, nuovo inizio? Un’esperienza comune all’uomo e alla natura.
La dichiarata intenzione degli organizzatori – Movimento dei Focolari, Arena Petri, CIF, Istituto Universitario Sophia, Amici di Sophia – era di stimolare la crescita della relazione tra i due grandi ambiti del sapere, quello scientifico e quello che nasce dalla ricerca di senso espressa dalla filosofia e dalla teologia.
Non a caso è stato chiesto un contributo proprio all’Istituto Universitario Sophia in quanto ha messo a fondamento della sua attività accademica l’interdisciplinarietà, l’interculturalità e il collegamento tra esperienza vitale e riflessione intellettuale.
Su questo, due studenti di Sophia hanno portato con freschezza e profondità le proprie esperienze personali con l’aiuto dei due moderatori, Davide Penna ed Emanuele Pili, entrambi ex studenti di Sophia ed ora dottorandi in filosofia presso l’Università di Genova.
Lo spunto per affrontare un tema così contraddittorio, e quindi stimolante, è nato dall’osservazione che proprio il fallimento è invariabilmente presente in tutti i processi di cambiamento e ne è di fatto la chiave per interpretarlo come “evoluzione”.
A partire infatti dall’origine dell’universo, per arrivare all’evoluzione culturale e sociale dell’uomo, il “fallimento” delle diverse “individualita’” è spesso stato il passaggio attraverso il quale queste hanno lasciato spazio a realtà nuove, più complesse e più “corali”.
Il primo relatore, Sergio Rondinara, professore di epistemologia e cosmologia presso lo IUS, ha scelto la storia del filone evolutivo che ha portato alla comparsa dell’uomo, quale esempio della potenza del metodo scientifico nel descrivere i fenomeni che ci coinvolgono.
Il lungo viaggio degli ominidi sino alla specie homo sapiens sapiens di cui facciamo parte è stato infatti descritto come un susseguirsi di tentativi che hanno tutti avuto un termine, ma hanno invariabilmente aggiunto qualcosa al bagaglio fisico (la dimensione del cranio) e poi culturale (l’abilità manuale e il linguaggio simbolico) che oggi ci contraddistingue.
Una prospettiva diversa è stata presentata dalla Prof.ssa Giovanna Porrino, docente di teologia biblica, anch’essa presso lo IUS.
La Porrino, che con una carrellata di quadri di Chagall ha arricchito la sua presentazione abbinando alla parola il linguaggio delle immagini, ha messo in luce come molti passaggi del testo biblico della Genesi – dalla cacciata dall’Eden, al diluvio e alla dispersione di Babele – siano interpretabili come altrettanti fallimenti dell’uomo. Ognuno di questi ha portato nuova consapevolezza dei rischi associati alla nostra libertà e umanità e ha generato nello stesso tempo nuove opportunità.
Molto stimolante la lettura dell’episodio della torre di Babele come prima “dittatura” della storia umana. La forzata unificazione del pensiero rappresentata dall’unica lingua, si può vedere infatti come la causa della ribellione e della dispersione delle diverse identità. Dispersione ricomposta poi in modo profetico nella Pentecoste, dove – pur restando distinte – queste identità si “intendono” reciprocamente, a indicare anche un percorso per il futuro dell’evoluzione verso una umanità riunificata.
Le domande dal pubblico, coordinate dai moderatori, hanno dimostrato l’interesse e il coinvolgimento dei presenti e testimoniato il successo della formula proposta che risponde all’esigenza di gettare ponti tra i saperi frammentati della post-modernità.
Alessandro Carrozzi
Video con intervento di Sergio Rondinara :
Video con intervento di Giovanna Porrino:
Purtroppo quella sera non sono riuscito a esserci e mi sa che ho perso una bella occasione. Ma un po’ mi sono rifatto grazie a questo interessante articolo e al più presto spero di guardarmi con calma il video.
Grazie a tutti gli organizzatori di questo importantissimo appuntamento che fà vera Cultura, Condivisione e Crescita spirituale e umana. Alla prossima, Oscar
Grazie per il bell’articolo e per i video dei due bravissimi relatori, da cui si attinge conoscenza e sapienza.
Grazie per questi documenti a tutto beneficio di chi, pur avendolo tanto desiderato, non ha potuto essere presente quella sera.