Sabato scorso ho fatto una corsa fino al Forte Diamante. La temperatura era fresca (sotto i 5 gradi), il vento molto forte – su di un pendio mi ha quasi fermato – e il tempo stupendo.
In cima mi sono seduto, appoggiato al muro di cinta, protetto dal vento. Una pace stupenda, un panorama meraviglioso verso le Alpi Marittime imbiancate: ma a un certo punto bisogna pur tornare.
Stavo già per riprendere la corsa in giù, mi volto per vedere di non aver lasciato qualcosa, e noto una targa in ottone, sul muro interno del forte. Incuriosito, vado a vedere, immaginando che riporti la quota, come a volte si vede sulla sommità dei monti. Invece, leggo poche parole, che suonano subito ben note: “Dentro, la sensazione di essere strumento di Dio…” E’ Alberto! (Michelotti ndr)
Non sapevo ci fosse una targa con le sue parole quassù, e dire che c’ero già venuto varie volte.
Allego la foto, assieme a una delle montagne. Magari qualcuno dei lettori del sito sa chi ha messo lì la targa il 25 aprile 2006….(e potrebbe scriverlo in un commento….ndr)
Riccardo Poggi
Io non lo so e non ci sono mai stato…ma ora ci andrò appena possibile.
Grazie Riccardo per l’ informazione e per la condivisione delle tue “sensazioni”….Oscar
Sarei curioso di sapere quanto ere scritto su quella targa, comunque nella stagione più adatta per me.
Farò il possibile per condividere .
Il Michelotti portava con se più di ogni altro la presenza di Dio.
Tanto è vero che pure Tu l’hai percepita.
Lo spazio e il tempo non esistono nello Spirito.
Ciao Riccardo, ecco la scritta (nella foto non si legge bene):
“Dentro la sensazione di essere strumento di Dio e di vivere a pieno ritmo, in modo eccezionale tutti i miei vent’anni.”
Per vederla, non sarebbe un’idea una camminata insieme?
Dal parcheggio del Peralto sono meno di 4 km, circa un’ora di commino non difficile (300 m di dislivello). Lo propongo a Oscar, esperto organizzatore di gite sui monti liguri.
Aggiungo, per chi non lo sapesse, che su questo sito (come su altri) per vedere una foto ingrandita basta cliccarci sopra una volta. E la scritta si può (quasi) leggere bene.
Grazie di essere stato presente all’appuntamento ! ci andiamo Paola A
a mettere la targa è stato Marco Guardiano
per chi non lo conoscesse era una ragazzino ai tempi di Alberto spesso ha raccontato la sua esperienza con Alberto in montagna
appare anche nel documentario Insieme Possiamo nelle immagini riprese sotto il Lourousa
mi ha fatto piacere che Riccardo l’abbia notata
ciao a tutti
Bruno D.
Grazie Bruno , ottima informazione, Oscar
Grazie Bruno,
ero sicuro che tu avresti chiarito il “mistero”, non appena fossi approdato al sito.
Riccardo Poggi