LUIGI, UN AMORE CONCRETO FINO ALLA FINE

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Riportiamo impressioni, commenti, 20151128 - IMG_5130-m1flash di vita, raccolti a caldo dopo la partenza per il Cielo di Luigi Malatesta.


Mercoledì 28 settembre è partito per il cielo Luigi Malatesta (del 1961), l’amico di Carlo Grisolia della Canova di Prato e con cui si vedevano più frequentemente perchè facevano insieme il viaggio sull’autobus 12 per andare a scuola.

Era sposato con Mariangela e 20160603_214857-m1avevano una figlia, Marta.

Nel novembre del 2000, nel ventesimo anniversario della morte di Alberto e Carlo, quando abbiamo fatto un incontro a San Gottardo per ricordarli, Luigino era presente attivamente e aveva anche raccontato la sua esperienza. Quel giorno la figlia di 10 anni, anche lei presente, aveva sentito il desiderio di diventare una gen come Alberto e Carlo.

Poco tempo dopo Rebeca e Andrea dei focolari li hanno coinvolti nelle manifestazioni dei Ragazzi per l’Unità e Luigi e Mariangela per anni IMG-20161002-WA0003sono stati fedelissimi ed instancabili a prestare supporto concreto e idee organizzative alla segreteria di RxU.

Perfino ai primi di questo settembre, seppur molto provato, Luigi ha partecipato ad un incontro organizzativo in focolare e con serenità ha detto le sue idee su come impostare le attività dell’anno, quasi dimenticandosi del suo male inarrestabile.

Domenica 25 settembre dopo la bella messa per Alberto e Carlo alla Canova, Con Paolo Puppo siamo andati a trovarlo in ospedale e gli abbiamo detto che avevamo chiesto espressamente a loro per la sua guarigione e lui ha aggiunto: “…e io da qui stavo dicendo il rosario”, come per dire che era unito con noi. Due giorni dopo ha accolto Gesù Eucarestia come un viatico e un balsamo prezioso. Dio lo ha preso con sé verso le 18.15 del 29.

Alla sera del 29 c’è stato il rosario nella chiesa di Prato20160930_105745-m1 e Marta all’inizio ha saputo creare un’atmosfera soprannaturale dicendo con forza a tutti il desiderio di papà che quel momento di preghiera fosse sereno, con canti di festa per sottolineare la resurrezione. Fabiano Izoard e Franco Guzzardi alle chitarre hanno animato la preghiera cantando col gruppo degli amici del quartiere e con tanti del movimento dalla Liguria che in questi anni lo hanno conosciuto e apprezzato per via dei Ragazzi per l’Unità, e con i loro figli lì presenti.

Alla fine Marta ha anche ricordato che papà non voleva fiori, ma di raccogliere l’equivalente per il progetto sanitario di Man nella Costa d’Avorio seguito dal Dr. Carlo Montaguti. Una testimonianza toccante anche per i tanti colleghi dell’AMIU presenti.

Alla mattina del venerdì 30 il funerale: veramente una festa sulla scia di quelli di Alberto e Carlo.  Il parroco Don Isidoro ha fatto una omelia molto bella dicendo che aveva scelto il passo del Vangelo di Natanaele perchè Gesù gli dice “Ecco un israelita senza falsità”: gli sembrava il ritratto di Luigi.

Casualmente era in Italia Carlo Montaguti che è riuscito ad essere presente al funerale e dire due parole del progetto in Africa che lui segue.

In tanti abbiamo pensato che la Madonna e Chiara sono felici di accogliere Luigi, un figlio di tale levatura.

Gabriele


E’ partito un gigante dell’Amore. Ha amato i Ragazzi per l’Unità con tutte le sue forze e il suo entusiasmo.IMG-20161002-WA0011

Alla vigilia dell’anniversario (36 anni) della partenza per il Paradiso di Carlo Grisolia, anche l’amico Luigi Malatesta – detto Luigino – oggi alle 18,15 circa l’ha raggiunto in cielo.

Ha fatto un “percorso” velocissimo. Un tumore “pestifero” l’ha rapito in poco tempo.

In una telefonata mi diceva: “Chiara ci ha insegnato ad abbracciare la croce; ma “quando ci sei sotto … continuiamo a dire di SI con una consapevolezza diversa” .

E lui l’ha fatto seriamente; fino alla fine. Munito dei conforti religiosi questa sera ha spiccato il volo.

… Preghiamo per la sua anima generosa e per Mangela e Marta.

Da una mail di Pierpaolo


Conoscevo poco Luigi, giusto per salutarci con un ciao e due parole. Poi l’ anno scorso, con Mangela, sono venuti nel nostro gruppo di famiglie. Ho subito capito che era un uomo concreto, schietto, generoso. Inizialmente questo suo modo di essere mi ha creato un pochino di disagio, perché mi accorgevo che con lui le frasi fatte o le esperienze teoriche non funzionavano.

Ma, in realtà, posso dire che mi ha aiutato a migliorarmi, perché avere “Gesù in mezzo a noi”, o “vivere Gesù abbandonato” o “fare unità” sono diventate sempre più espressioni vissute e non solo belle parole.

Poi improvvisa, come un fulmine a ciel sereno è sopraggiunta la malattia. E un lungo e faticoso percorso terapeutico.20160603_215428_001 Con le famiglie si è cercato di stargli vicino, con la preghiera e la disponibilità ad eventuali esigenze. Speriamo di essere riusciti a fare al meglio la nostra parte. Sicuramente ci abbiamo provato.

 Ricordo a inizio settembre, in giorni in cui Luigi stava meglio, una cena a casa sua con alcune famiglie. Una serata bella,  perché ci si voleva bene, si condivideva la difficoltà di questo faticoso percorso. E anche lì la concretezza di Luigi, nell’  ordinare le pizze, persino nel riassettare….

Spesso sentivamo l’ inadeguatezza di quello che si poteva fare per lui, per loro. Ma mi consola una sua risposta, in un momento difficile, al mio messaggio “siamo tutti con te”. Dopo pochi secondi “non lo dubitavo. 1”.

Poi in pochi giorni le cose sono precipitate. E’ stato l’ incontro forte con il dolore per Luigi e la sua famiglia ma anche per tutti noi. Queste le mie frasi messe sul gruppo what’s ap pochi minuti dopo la sua partenza: “Meno male che sono andato ieri (27.09 ore 14.30 eravamo da soli),  era ancora lucido,  ci siamo salutati con la mano stretta a lungo,  gli ho assicurato che tutti noi eravamo con lui. Ora siamo tutti tristi,  ma occorre credere e stare vicini ai familiari”.20160930_104111

 Concludo con queste frasi non mie (ma penso di tutti noi) sul rosario: “…questa sera abbiamo toccato il Cielo col rosario per Luigi. Tanta serenità pace luce e forza: un miracolo di Gesù in mezzo . Grazie a Dio e a Chiara”.

E il miracolo, ancora più forte, si è ripetuto anche il giorno dopo con il funerale..

Oscar


La raccolta di offerte durante il funerale per sostenere il Centro Sanitario di Man in Costa D’ Avorio è  stata di eur 2.448,56. Una risposta di grande generosità di cui Luigi sarà molto contento…..


GUARDA UNA SELEZIONE DI20160603_215428_001 FOTO


 

GUARDA IL VIDEO INTERVISTA DEI RXU PER LA PREPARAZIONE DEL  DOCUMENTARIO PER CARLO E ALBERTO:


 

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4 Risposte a “LUIGI, UN AMORE CONCRETO FINO ALLA FINE”

  1. Mi ritrovo, in cuore, molta gratitudine a Dio per aver potuto condividere il percorso nel gruppo Famiglie con Luigi e Mangela.

    Pensando a Luigi mi ritrovo nelle parole di un’intenzione letta nella Messa ” la sua ironia e il suo realismo insieme ad una grandissimo amore alla vita” . Sono questi i talenti, che Luigi ha trafficato per il Regno e che il Signore con la sua grazia ha amplificato.
    Ora voglio continuare nella fedeltà all’Ideale dell’Unità, che ci rende un’unica, bellissima famiglia!!

    Tutta questa avventura, degli ultimi mesi, vissuta con lui e la sua famiglia, ci ha unito in modo più forte, non solo tra le Famiglie, ma con tutti nel Movimento. La Messa del funerale ne è stata la prova. Mi faceva ritornare al ricordo di Carlo e Alberto.
    Maria Chiara

  2. E’ evidente che anche oggi si attualizza il Magnificat: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente…”.

    Mi viene il sospetto che da queste parti ( e non per campanilismo) ci sia lo “zampino” di Carlo e Alberto…

    Davvero Luigi e la sua Famiglia ci hanno dato una grande testimonianza di cui, con riconoscenza, dobbiamo far tesoro.
    Agostino

  3. Davvero Luigino si è preso un pezzetto del cuore di ciascuno e lo ha portato su con lui… la sua partenza per me è stata dolorosa: abbiamo condiviso tanti momenti, tante gioie, tante fatiche, preoccupazioni, tanto sudore… e questo ti lega stretto.

    Il giorno della sua partenza, intorno alle 18:00, mi è caduta inavvertitamente dallo zaino una piccola medaglietta della madonna, non mi ricordavo quasi più di averla. “Luigi…!” ho pensato. Dopo pochi minuti mi è arrivata la notizia della sua partenza per il Cielo.

    Poi ho scoperto la concomitanza con la vigilia dell’anniversario di Carlo Grisolia (Vir), e tutto mi è sembrato più chiaro, il quadro era completo, si compiva il disegno di Luigino, accompagnato fino all’ultimo da Maria e dal suo amico Carlo.

    Gli dobbiamo tutti qualcosa, ma penso che lui stesso avrebbe detto semplicemente (e schiettamente) questo: “in cambio, cercate di fare opere concrete per portare avanti la realtà dei nostri ragazzi”.

    Ora il dolore ha lasciato il posto alla gioia di saperlo nella gloria di Dio (anche se la commozione si fa sempre sentire…) e alla gioia di sentire nel cuore il suo vocione pronto a spronarci e a darci coraggio.
    Andrea

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