Una risposta a “INCONTRO SUL REFERENDUM: PROVA DI DIALOGO RIUSCITA!”

  1. Per prima cosa intendo ringraziare gli organizzatori per una serata molto riuscita ed importante. Un pubblico numeroso, attento, rispettoso e partecipe come gli interventi e domande conclusive hanno confermato.

    Riguardo alle tematiche, ben esposte da entrambi i relatori con motivazioni ed esempi, ma con far-play e rispetto reciproco, dico ora qualche riflessione.
    Propendo per il SI, come già avevo espresso in un precedente commento, aperto a cambiare idea sino a un secondo prima di votare. E, dopo la serata, sono uscito al “presente” confermato nel SI.

    Le argomentazioni emerse per il NO, sono in generale condivisibili e ben motivate. Ma mi pare venga sottovalutata la gravità della situazione attuale, e i problemi per la governabilità del paese e delle istituzioni che il paese dovrebbe affrontare se, come probabile, vincerà il NO.

    Evito di dilungarmi. La riforma è piena di difetti, si poteva e doveva fare meglio. Ma oramai si è costretti a scegliere un male minore, che a mio avviso è votare SI. Per evitare che il NO blocchi il governo e la fase riformatrice assolutamente indispensabile: per le istituzioni, per la forma di governo (bicameralismo perfetto etc), ed anche per l’ economia (una crisi di governo avrebbe un enorme costo in particolare per le classi disagiate).

    Insomma, (a parte forse una minoranza sincera e “pura”) la maggioranza dei partiti che sta per il NO lo fa per ragioni politiche e di pura opposizione.
    Con il SI, probabilmente, parecchio può cambiare e spero migliorare. Con il NO, ritengo che abbiamo soprattutto da perderci. Lo confesso, sono preoccupato ma…spero proprio di sbagliarmi… (Oscar Sicbaldi)

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