RICORDANDO CHIARA, NELLA CASA DI RIPOSO A BASALUZZO

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Martedì 13 marzo 2018 ci troviamo con un gruppo di persone delle varie comunità della diocesi di Tortona presso la casa di riposo di Basaluzzo (Novi Ligure), in cui è ospite Don Tino Padrini, il nostro sacerdote focolarino che per tanti anni è stato l’anima e il sostenitore dell’opera di Maria nel territorio dell’ Oltrepo pavese. Vogliamo festeggiare con lui la ricorrenza del decennale della partenza di Chiara Lubich per il Paradiso, e al tempo stesso anticipare gli auguri per il suo 98º compleanno che cadrà fra pochi giorni, proprio all’inizio della primavera.

 Arriviamo verso le 14:30 con Paola e Giuseppe Picollo e con Rosa Balbi, seguiti man mano da altri che arrivano da Voghera, da Tortona, Pontecurone, Novi Ligure e dintorni. In tutto siamo 16, e andiamo subito a cercare Don Tino che ci accoglie con grande gioia e visibile commozione. Inaspettatamente,  da Campoligure arriva anche Don Carlo Olivieri, che ha fatto coincidere oggi una delle sue periodiche visite a Don Tino, il quale è proprio felice di incontrare la Comunità completa anche nella sua componente sacerdotale. C’è un clima di festa per la presenza di Gesù in mezzo a noi, che si comunica alle persone che incrociamo nei corridoi: al compagno che condivide la stanza di don Tino, agli ospiti della casa di riposo, a parenti in visita, al personale di servizio….

Nella grande sala comune è già predisposto un piccolo altare per la celebrazione della Messa che sarà officiata dal parroco di Basaluzzo, cugino di Paola Picollo che ha concordato con lui il programma. I presenti, quasi tutti su carrozzella, sono 50, oltre a una dozzina di parenti, a qualche infermiere, e ai nostri del Movimento.All’inizio della Messa Rosa Balbi legge una breve presentazione di Chiara, che era stata preparata in unità così come le intenzioni, lette all’offertorio da alcuni dei nostri; anche il parroco ha voluto fare un accenno alla figura di Chiara ricordando che la Messa è dedicata in suffragio di lei. Colpisce l’attenzione con cui è seguita la celebrazione, anche con alcuni canti, e la partecipazione quasi totale dei presenti nel ricevere l’eucarestia.

Al termine della Messa vorremmo passare qualche momento in intimità spirituale fra noi, per ricordare Chiara; Don Tino però è piuttosto affaticato, perché sono già quasi due ore che si intrattiene con noi e con altri.

Allora pensiamo di ritirarci un momento in intimità spirituale fra noi, per ricordare Chiara; Don Tino però è piuttosto affaticato, perché sono già quasi due ore che si intrattiene con noi e con altri. Allora pensiamo di ritirarci un momento in una saletta che troviamo fortunatamente libera, e insieme recitiamo la preghiera del Patto in Gesù Eucaristia:  un momento di profondo raccoglimento, al quale segue un ringraziamento e un breve saluto di Don Tino che ci esorta a rimanere sempre fedeli all’ideale di Chiara, tenendo Gesù in mezzo fra noi, senza del quale nulla ha valore di quanto facciamo.  Poi l’immancabile foto di gruppo che suggella questo breve ma intenso pomeriggio di unità.    

   Franco Pizzorno e La Comunità, 14 marzo 2018

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