RICORDI, COMMOZIONE, PREGHIERA, DESIDERIO DI UNITA’

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Cronaca di un 14 marzo a Voghera

Quando arriviamo a Voghera davanti alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, con Tiziana e Maria Rita, sono passate da poco le 17 e ci sono già gruppetti Il coro Gen e mammedi donne e uomini che entrano dalla parte del convento, per gli ultimi preparativi organizzativi e… alimentari. Siamo infatti ospiti di padre Cristoforo, francescano, che ancora una volta ci ha manifestato tutto l’amore e la disponibilità ad accogliere le iniziative del Movimento, offrendo anche la concreta  collaborazione dei frati e delle terziarie francescane laiche.

Nel chiostro del convento un gruppetto di gen, con alcune mamme giovani, sta provando e riprovando i canti della Messa. Si sente nell’aria la primavera; tra l’erbetta del giardino sono spuntate già molte viole e alcune piccole margherite. La chiesa, in cui fra poco finiranno i vespri, va riempiendosi di persone della comunità: le volontarie e i volontari, tanti aderenti e amici del Movimento, come il parroco della comunità ortodossa di Voghera, padre Catalin, con un bel gruppo di suoi fedeli; c’è anche una nostra aderente mussulmana, come pure Mimmo Cirigliano di Tortona con 14 membri del Rinnovamento nello Spirito (di cui è responsabile per l’Italia nord ovest), e alcuni rappresentanti della Comunità del Carmine e dell’OFTAL di Voghera.

Concelebrazione (2)Quando il Vescovo Vittorio Francesco Viola sale all’altare per la concelebrazione con 5 sacerdoti e un diacono, la chiesa è piena fino alle ultime panche: certamente almeno 200 persone. Il suo desiderio, espresso nella prima udienza ai nostri lo scorso 5 febbraio, di vedere gli aderenti del Movimento ha incontrato una adesione viva e convinta.

Le letture sono quelle di ieri, domenica: Daniele che fa giustizia delle accuse a Susanna e Gesù che ricorda “chi è senza peccato lanci per primo la pietra”. Come nota il Vescovo nell’omelia, è un segno che Dio ci richiama con forza a riflettere sul valore della misericordia, che inizia dal riconoscere i nostri peccati e dal nostro bisogno di essere perdonati, per essere capaci di misericordia verso tutti.

Al termine della funzione, Fabio Bertolo ringrazia il Vescovo a nome di tutti e lo invitaLa Chiesa piena - 1 a rimanere ancora un po’ con noi per ascoltare alcune testimonianze del nostro impegno a vivere il Vangelo e portare l’unità nella vita delle parrocchie, del lavoro, della società.

Velocemente  Francesco e Loretta allestiscono lo schermo e le apparecchiature per proiettare una scheda di 5 minuti su Chiara che ci porta nella dimensione di famiglia soprannaturale;  molti confidano di esserne stati profondamente colpiti. Poi Fabio introduce la carrellata di brevi esperienze, frutto dell’unità che si è costruita in queste ultime settimane fra i responsabili di Stazzano, Tortona e Voghera.

Una famiglia (Fabio stesso e Silvia) dice come l’ideale ha rinnovato i rapporti fra loro e attorno a loro; le gen di Stazzano si presentano tutte insieme per dire il loro impegno a costruire il mondo unito, a cominciare dal servizio in parrocchia e nell’ambiente giovanile.

Pina di Viguzzolo, profonda nella sua semplicità, testimonia la bellezza della Parola di vita che l’ha trasformata da lontana dalla Chiesa o indifferente a persona che scopre nel Vangelo la forza e la gioia di vivere in unità e per l’unità.

Fam. Bertolo 2L’orizzonte si allarga alla società in cui viviamo, con l’esperienza di Gaetano, insegnante, che cercando di amare Gesù nei suoi allievi riesce pian piano a trasformare l’ambiente scolastico, fino a meritare la menzione dell’amministrazione comunale per l’impegno ad inserire i giovani nel mondo del lavoro. E poi il dialogo con altre Chiese e con le istituzioni. Ina Cirlan, rumena ortodossa, racconta il rapporto di amore reciproco con la comunità dei Focolari che si è adoperata in passato per ottenere dal Vescovo la disponibilità di una chiesa, ora centro della vita religiosa per i fedeli di rito ortodosso. Tiziana di Fabbrica Curone, dona la sua testimonianza di amore per gli ultimi che, partendo dalla sua professione di infermiera, si amplia nel servizio alla comunità civile all’interno del consiglio comunale di cui fa parte, dove cerca di suscitare fra tutti i partiti principi di giustizia, di pace  e soprattutto di fraternità, orientando l’agire verso il bene comune. Con la lettura del testamento di Chiara “Siate una famiglia”, fatta da Carlo Grazioli, si chiude questo momento di comunione semplice e profonda.

Con brevi parole di apprezzamento per il dono delle testimonianze, il Vescovo saluta tutti, ricordando i suoi due incontri personali con Chiara ad Assisi e alla Porziuncola, in cui ha potuto sperimentare la profondità delle sue parole, che lo toccavano interiormente per la  verità che era un tutt’uno con la vita soprannaturale di Chiara. E dice anche la sua gioia per aver incontrato una comunità viva e attiva a servizio della Chiesa e dell’umanità nel territorio. ortod. 1-m1Prima di ripartire per altri impegni già in agenda, il Vescovo ha voluto salutare personalmente padre Catalin    molto felice di questo momento di comunione con tutta la comunità focolarina, a cui ha voluto assistere nonostante i suoi impegni legati all’inizio, proprio in quel giorno, delle funzioni per la quaresima ortodossa. In un colloquio personale al termine della messa, ci confidava il suo grande apprezzamento per  papa Francesco e la speranza che l’impegno comune delle Chiese porti a unificare le date per la celebrazione della Pasqua.

Durante il momento conviviale che è seguito (grazie soprattutto al lavoro delle volontarie e aderenti, ma non solo…), abbiamo la gioia di ritrovare Mimmo Cirigliano. Lui e la moglie Concettina (in Paradiso dal 2010) avevano condiviso in passato tanti momenti di comunione con il nostro Movimento, tanto che il loro figlio Nicola era stato tenuto a battesimo da Toni Daga e Filomena Giorgio. In Mimmo è sempre rimasta viva la radice della spiritualità dell’unità: ha chiesto notizie di tante persone del focolare e del movimento, pregandoci di portare loro il suo affettuoso ricordo e saluto. Auspica di poterci presto rivedere, anche per studiare la possibilità di momenti comuni tra Focolare e Rinnovamento, sia sul piano della formazione spirituale, sia nell’impegno di carità sul territorio. E’ suo il messaggio da cui prende spunto questo articolo: “Grazie per la meravigliosa serata: ricordi, commozione, preghiera, desiderio di unità. Grazie Signore”.

Il clima di gioia soprannaturale e di riconoscenza anche per la presenza dei focolari che ha caratterizzato tutta la serata, ci sembra il frutto della presenza di Gesù in mezzo fra le persone del Movimento che vivono nelle varie città della Diocesi.

A nome delle comunità di Stazzano, Tortona e Voghera,

Anna e Franco Pizzorno /  16 marzo 2016


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2 Risposte a “RICORDI, COMMOZIONE, PREGHIERA, DESIDERIO DI UNITA’”

  1. Grazie per aver condiviso questi bei momenti di comunità con questo bellissimo articolo.
    Anche solo leggendolo….è stato un po’ come esserci stato, un caro saluto a tutti voi
    Oscar

  2. Anche nei giorni precedenti l’organizzazione della giornata del 14 avvertivo nell’aria che era Gesu’ in mezzo ad agire e lo faceva nella misura in cui io davo la mia disponibilita’ a fare e contemporaneamente a perdere piccole o grandi cose.. se era necessario per mantenere la carita’ con chi aveva il mio stesso compito e con estranei e conoscenti che dovevano aiutarci.

    E’ stata una bella esperienza con il sig.Piero (un mio conoscente) che gratuitamente ci ha fornito proiettore e il suo tempo per provare in chiesa….inizialmente era un po’ burbero e ansioso ma dopo un po’ mettendoci a sua disposizione eseguendo le sue direttive ho notato che ben presto era lui a eseguire esattamente ogni nostra proposta tecnica.

    Il pomeriggio del 14 l’ho poi trovato in fondo alla chiesa molto prima della messa che leggeva la rivista citta’ nuova e mi dice…sa intanto che aspetto approfitto per leggere un po’….ci mancava lo schermo grande e alla fine ne avevamo a disposizione due.
    Ci siamo lasciati felici perché abbiamo sentito la gioia nel cuore dovuta alla semplicita’ dei gesti d’amore fra noi.

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