SI E’ SVOLTO A GENOVA “IL TEMPO DEL NOI-FRATERNITA” NEL CENTENARIO DI CHIARA LUBICH

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Nel Centenario di Chiara Lubich (1920 – 2020) sabato 15 febbraio 2020 si è svolto a Genova “Il tempo del NOI – Fraternità”, nell’ aula Magna San Salvatore in piazza Sarzano

Nel 2001 il Comune di Genova aveva conferito a Chiara Lubich la cittadinanza onoraria per “l’impegno suo e del suo movimento a costruire fratellanza, unità e pace in un mondo pesantemente lacerato e diviso”. Nella ricorrenza del centenario della nascita la città della Lanterna ha voluto ricordare la sua cittadina onoraria e rinnovare l’impegno “a costruire fratellanza, unità e pace in un mondo pesantemente lacerato e diviso”, con un evento dal titolo: “Il tempo del noi – Fraternità”.

Pur partendo dalle sfide della Genova di oggi, presentate attraverso numeri concreti su diverse aree di intervento da Caritas/Auxilium, si è voluto fotografare la Genova solidale, quella che da sempre e con maggiore intensità opera per costruire fraternità. Il programma dell’evento è stato realizzato non solo dal Movimento dei Focolari, ma attraverso un prezioso lavoro di collaborazione tra AGESCI, ARCI, Arena Petri, Banco Alimentare, Caritas genovese, CIF, CNGEI, Comitato Umanità Nuova, Comunità Papa Giovanni XXXIII, Comunità San Benedetto al Porto, Il Cesto, Libera, MASCI, Music for Peace, San Marcellino, Sant’Egidio, Sole Luna e SUQ. Una rappresentanza di tante altre realtà che per vari motivi non è stato possibile coinvolgere.

Un lavoro fin da subito corale partito nel luglio del 2019, che ha permesso di vivere già nella preparazione un “NOI” dentro al “NOI” poi proposto alla città nell’Aula Magna dell’Università di Genova, dove – attraverso una panoramica sugli interventi a favore delle diverse povertà della nostra città – si sono voluti mettere in rilievo gli interventi che già esistono non raggruppandoli per associazione, ma per “rete” che opera già in una determinata area e tematica di intervento. Con la consapevolezza che quanto mostrato non era che una campionatura rappresentativa, e molto altro avrebbe legittimamente trovato sicuramente spazio in questa “expo”.

Fin dall’inizio tutte le associazioni coinvolte sono state determinate che questo desiderio di mostrare le risposte alle zone d’ombra della città non diventasse una carrellata autoreferenziale. Così si è deciso di non mettere né loghi né nomi ma di far risaltare la vita e le esperienze, per mostrare in maniera incisiva la dimensione del NOI già viva e operante.

L’evento del 15 febbraio è stato il punto di passaggio di un percorso fatto “a corpo” tra realtà tra di loro molto diverse, in cui è stato possibile condividere insieme alcuni momenti di “sospensione” che, “puntuali”, sono arrivati nel corso della preparazione dell’evento e che, rivisti a posteriori, hanno aggiunto, piuttosto che aver tolto. Come quando, individuata la sala per il convegno nell’Aula Magna di Scienze Giuridiche all’ex-Albergo dei Poveri (dopo una lunga ricerca di una sala che fosse all’altezza del momento, ma anche consona economicamente all’evento) è stata comunicata dall’Università la necessità di utilizzare una sala diversa, con meno posti. O l’imprevisto dell’ultimo minuto, con la defezione di Stefano Zamagni e “l’ingaggio” last minute di Stefano Granata. Il cui intervento finale, sicuramente diverso da quello che avrebbe potuto tenere il professore bolognese, ha avuto il merito di riportare al centro dell’impegno della azione sociale solidale l’importanza di dare fiducia ai giovani, quelli che oggi, seppur con modi e linguaggi diversi, sono più sensibili e vivono già senza spesso accorgersene guidati dai valori della solidarietà e della fraternità.

Giovani (e soprattutto ragazzi) che grazie alle attività organizzate dal gruppo scout CNGEI insieme alle realtà giovanili dei Focolari, hanno potuto vivere contemporaneamente il loro “tempo del NOI” attraverso giochi e attività che li hanno aiutati ad entrare concretamente in ciò che vuol dire solidarietà.

Nel quadro culturale-storico tenuto da Davide Penna e Emanuele Pili è emersa l’immagine di una Genova da sempre votata all’accoglienza e all’aiuto di chi più ha bisogno. E come la nuova prospettiva portata da Chiara Lubich si sia innestata in una storia già presente e viva, dando alla città una nuova frontiera da esplorare: quella della fraternità.

Tra le autorità presenti il 15 febbraio il Magnifico Rettore Paolo Comanducci, il Vice Sindaco Stefano Balleari e S.E. il Cardinal Angelo Bagnasco. E con loro anche l’allora Sindaco Giuseppe Pericu e il suo vice Montaldo che avevano conferito la cittadinanza onoraria a Chiara e che, quest’ultimo, oggi è stato tra i più grandi sostenitori di questa nuova iniziativa in “ricordo” di Chiara Lubich.

Riguardando alla preparazione di questi mesi, è sembrato quasi di poter dire che questo evento se lo sia costruito Chiara, pezzo dopo pezzo, “imprevisto” dopo imprevisto, come lo avrebbe sognato lei per questa città “bellissima” e “corona al mare”, come ebbe a definirla nel dicembre 2001.

L’auspicio è che il 15 febbraio sia stato solo un punto di passaggio di un percorso destinato a far emergere sempre più la GENOVA DEL NOI, tra le associazioni che operano ogni giorno nella città e per chi potrà beneficiare di questo NOI rinnovato e rinfrancato dal desiderio di rendere insieme Genova una città sempre più solidale e fraterna.

Silvano Gianti e Daniela Baudino


Intervento di Claudio Montaldo in ricordo della cittadinanza onoraria di Chiara – clicca qui


GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA  COMPLETA- CliccaQui


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CLIP Video del Centro Santa Chiara su Chiara Lubich “Da una nuova prospettiva” :


Video (a cura di Daniela Baudino e Daniela Bignone) sulle Iniziative a Genova delle Associazioni – 1a parte (7′):

Video (a cura di Daniela Baudino e Daniela Bignone) sulle Iniziative a Genova delle Associazioni – 2a parte (11′) :

 


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3 Risposte a “SI E’ SVOLTO A GENOVA “IL TEMPO DEL NOI-FRATERNITA” NEL CENTENARIO DI CHIARA LUBICH”

  1. E’ stato un Importante, partecipato e Bellissimo pomeriggio, per cui un Grazie Speciale a tutti coloro che ne hanno curato la preparazione,
    ed anche grazie a Daniela e Silvano e Mayra per questo articolo e tutti gli altri che stanno uscendo sui vari media,
    Oscar

  2. A causa di uno “stop” fisico, non ho potuto essere presente in sala, ma, grazie al lavoro di Massimo, che ringrazio di cuore, sono riuscito a vivere anch’io da casa questo atteso evento in diretta streaming.
    Un ulteriore arricchimento per me sono state poi le tantissime foto, gli articoli e i filmati allegati, frutto dell’impegno e dell’amore concreto degli Autori, a cui rivolgo il mio personale ringraziamento.
    Concludendo, anche stimolato da questo evento, vorrei tornare con rinnovato entusiasmo a fare, assieme agli altri Operatori, la mia piccola parte nell’ambulatorio del Comitato Umanità Nuova di Vico del Duca.

  3. Un evento significativo, cui purtroppo non ho potuto partecipare, che si riallaccia alla cittadinanza di Chiara nel 2001, a cui ero presente e che ricordo con emozione.
    Un grazie speciale a Claudio Montaldo che ha saputo così bene legare i due eventi e a farci intravvedere chi è Chiara Lubich. Abbiamo oggi la responsabilità di continuare il suo messaggio.

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