VENTISEIESIMA MOSTRA DEI PRESEPI A FONTANEGLI

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Domenica 15 gennaio si è conclusa la “maratona” della Mostra di Presepi in quel di Fontanegli (Genova): cerchiamo dunque di fare un  bilancio della manifestazione.

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Dopo la ricerca, per certi versi faticosa, di “presepisti” disposti ad esporre la propria rappresentazione del Natale, siamo riusciti provvidenzialmente a trovare addirittura  23 espositori, superando il numero delle precedenti edizioni della mostra.

I tanti di noi che non sono riusciti a visitare la mostra, possono dare una rapida occhiata alla galleria fotografica, foto che però non rendono efficacemente il contesto generale e difficilmente ne evidenziano i particolari.

In effetti la speranza degli organizzatori era di vedere una maggior affluenza di visitatori, considerando anche la discreta pubblicità della mostra: dispiace che tanti non abbiano potuto godere delle bellezze e della varietà di tanti piccoli capolavori.

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Primo Classificato

Il presepe più votato, e che quindi ha meritato la prima “coppa”, è stato quello elaborato dagli Ospiti del “Don Orione” della Castagna, uno dei presepi ideato da Bruno, un uomo “eccezionale” partito per il Paradiso proprio la vigilia dell’inaugurazione della mostra.

Alcuni esempi dell’inventiva degli Autori.

Un paio di ricostruzioni dei paesi terremotati del centro Italia, con un richiamo alla speranza che parte proprio dalla grotta di Betlemme.IMG-20170118-WA0012

Un tronco d’albero a mo’ di grossa candela, con la Natività collocata in un incavo del tronco stesso.

Un piccolo presepe inserito nel copertone della ruota di una macchina.

Un altro con le statuine fatte con la lana lavorata all’uncinetto.

Uno ricavato dall’elaborazione di pezzi elettrici, valvole, tubi catodici e simili.

Alcuni di tipo tradizionale, altro in ferro battuto, uno con personaggi fatti con la pasta da cucina e altri con le statuine di terracotta smaltate.

Più grande degli altri, per necessità pratiche, un presepe “sui generis” con la Natività stilizzata, la Sacra Famiglia in procinto di fuggire dalla propria terra e i moderni migranti costretti anch’essi a scappare dai propri paesi: una varietà di rappresentazioni che ha soddisfatto i visitatori, andando incontro ai diversi “gusti e preferenze.

Anche la “lotteria”è stata piuttosto ricca con i suoi venticinque premi di una certa consistenza: un buon numero di “buoni pranzo” offerti da alcune trattorie ha certamente “fatto gola” a non pochi acquirenti di biglietti…

Va sottolineata la preziosità dei rapporti instaurati con i tanti Espositori, rapporti di familiarità e di amicizia, mossi da autentica reciprocità e collaborazione.

Anche l’aiuto concreto di diverse persone nell’ allestimento della mostra, ha contribuito a rafforzare i legami di amicizia: e questi ci sembrano i frutti più belli della nostra fatica.

 A cura di Agostino


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