ANGELA TALLONE, UNA COLONNA DELL’OPERA DI MARIA IN LIGURIA

Condividi o Stampantina (Crea PDF dinamico) :

Lo scorso 22 settembre Angela Tallone, vedova da pochi mesi del mitico Franco Robotti, ha terminato la sua lunga corsa terrena all’età di 93 anni.

Ci vorrebbe un libro, come diceva lo stesso Franco, per raccontare la storia di questa donna di grande carattere, infinita generosità, esemplare nella sua dirittura morale e nel suo amore per Dio.

Per ora ci limitiamo a due interviste: nella prima racconta le varie tappe della sua vita, nella seconda (di cui riportiamo l’audio) si sofferma soprattutto sulla sua prima visita al Focolare di Grenoble.


Intervista del giugno 2015

Carissima Angela,

per tutti noi sei stata per lungo tempo non solo la responsabile di nucleo perfetta, “ideale”, ma soprattutto una madre dal cuore grande che ci ha aiutato a crescere come figlie di Chiara e di Maria.

Sei stata – insieme ad altre – tra le prime volontarie della nostra Zona e del mondo, ma anche tra i pionieri del Movimento in Liguria.

Per questo vorremmo farti qualche domanda: per raccogliere questo patrimonio di vita e di esperienza, affinché non vada perduto.

Per incominciare, potresti dirci brevemente qualcosa della tua giovinezza, che sappiamo essere stata piuttosto movimentata?

Sono nata a Ville San Sebastiano Borgomaro, in provincia di Imperia, il 2 aprile 1931, seconda di tre figli.

A otto anni – dal momento che in paese la scuola arrivava solo alla terza elementare – i miei mi hanno mandata a studiare in collegio, per due anni, dalle suore. Però ero la più birichina…. Mia madre avrebbe voluto che lì imparassi anche a cucire, ma a me non piaceva. Così, quando c’era la lezione di cucito, entravo dalla porta insieme alla suora che insegnava e poi, con una scusa, uscivo dalla finestra: scappavo in cucina e mi nascondevo dentro i grossi pentoloni, magari ancora sporchi di minestra che io ero contenta di leccarmi…. la fame era tanta!

Dopo il collegio sono ritornata a casa e ho iniziato a lavorare in campagna.

A 21 anni ho trovato lavoro ad Imperia da un dentista e vi sono rimasta per circa due anni.

All’epoca il cambio del franco era parecchio più alto della lira, quasi il doppio, per cui uno stesso lavoro in Francia veniva remunerato molto meglio: per questo motivo tante persone delle città di confine si trasferivano per lavoro oltre frontiera. E così anch’io, a 23 anni, ho deciso di tentare l’avventura e ho lasciato l’Italia.

Sono arrivata a Marsiglia e ho trovato subito lavoro in una macelleria come tutto-fare: cassa, banco, pulizie, ecc.

(continua a leggere….)

Angela con Rosa Barbaria e Maura Pastorino


Qui invece l’audio-intervista a Gabriele Fabbri, in un viaggio di ritorno da Roma:


 

Condividi o Stampantina (Crea PDF dinamico) :

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *