ANTIVIRUS DELLA FRATERNITA’ …. – 2a parte

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Valorizziamo e Condividiamo “Perle”  che in Tempi di Coronavirus Propagano Condivisione,  Fraternità, Speranza ….

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Visto poi che l’emergenza Covid-19 ci limita nei nostri abituali incontri di formazione e condivisione, proponiamo di utilizzare questo sito per comunicarci esperienze, idee, proposte creative per vivere la comunione e sviluppare “l’antivirus della fraternità”: utilizzando lo spazio dei commenti o inviandoci contributi che possiamo pubblicare come articoli.


29.04.2020: LETTERA DEL SANTO PADRE a tutti i fedeli per il Mese di Maggio 2020

Lettera e Preghiere Papa Francesco per mese di Maggio 2020- Scarica Qui PDF

Cari fratelli e sorelle,

è ormai vicino il mese di maggio, nel quale il popolo di Dio esprime con particolare intensità il suo amore e la sua devozione alla Vergine Maria. È tradizione, in questo mese, pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale.

Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c’è un segreto per farlo: la semplicità; ed è facile trovare, anche in internet, dei buoni schemi di preghiera da seguire.

Inoltre, vi offro i testi di due preghiere alla Madonna, che potrete recitare al termine del Rosario, e che io stesso reciterò nel mese di maggio, spiritualmente unito a voi. Le allego a questa lettera così che vengano messe a disposizione di tutti.

Cari fratelli e sorelle, contemplare insieme il volto di Cristo con il cuore di Maria, nostra Madre, ci renderà ancora più uniti come famiglia spirituale e ci aiuterà a superare questa prova. Io pregherò per voi, specialmente per i più sofferenti, e voi, per favore, pregate per me. Vi ringrazio e di cuore vi benedico.

Roma, San Giovanni in Laterano, 25 aprile 2020
Festa di San Marco Evangelista

FRANCESCO

Preghiera 1

O Maria,
Tu risplendi sempre nel nostro cammino
come segno di salvezza e di speranza.

Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati,
che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù,
mantenendo ferma la tua fede.

Tu, Salvezza del popolo romano,
sai di che cosa abbiamo bisogno
e siamo certi che provvederai
perché, come a Cana di Galilea,
possa tornare la gioia e la festa
dopo questo momento di prova.

Aiutaci, Madre del Divino Amore,
a conformarci al volere del Padre
e a fare ciò che ci dirà Gesù,

che ha preso su di sé le nostre sofferenze
e si è caricato dei nostri dolori
per condurci, attraverso la croce,
alla gioia della risurrezione. Amen.

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. 
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, 
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

Preghiera 2

«Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio».

Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.

O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.

Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.

Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.

Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.

Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.

Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.

Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.

Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.

O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.

Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.


29.04.2020: Trasformare ogni casa in una piccola chiesa:


29.04.2020: Gen Rosso- Io ero lì/ Video


07.04.2020: WhatsApp, Telegram, Messenger ai tempi del Covid-19… e non solo. Qualche consiglio per un uso rispettoso dei social. A cura dell’ufficio comunicazione del Movimento dei focolari/ Video


29.03.2020: Coronavirus, premier Edi Rama dell’ Albania: “Siamo tutti italiani” /Video: 

…..”L’Italia è casa nostra e noi non siamo un Paese privo di memoria – ha detto, parlando davanti ai 30 operatori sanitari in partenza – L’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero. Dio vi benedica”…


 

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4 Risposte a “ANTIVIRUS DELLA FRATERNITA’ …. – 2a parte”

  1. 26.03.2020: Maria Vincenza Calì:

    grazie alla Redazione per le notizie utili che avete postato sul Sito. Io non ne posso più di aprire la televisione e sempre ripetere numeri, sicuri solo quelli delle morti e dei contagiati, quelli dei portatori sani li sa solo Dio Padre Onnipotente.

    Oltre che riordinare tutti i documenti, mi sono offerta di pregare le Lodi e il Rosario con una volontaria di 88 anni, rinchiusa nella sua camera in una Struttura per anziani, la cui ansia sta mandandola in tilt. Non solo telefono a lei, ma anche alle persone anziane del mio paese che incontravo tutti i giorni in Chiesa. Sono felice quando qualcuno mi chiede consigli mentre vado a fare la spesa… Leggo tanto e il telegiornale lo sento solo al mattino e alla sera ed evito con cura tutti i dibattiti, le interviste etc, intanto non ci servono a niente, se non, a mio giudizio aumentarci l’ansia. Voi non ci crederete, ma la mia vita è piu’ piena di prima, l’hanno riempita il mio più stretto rapporto con Dio e il mio amore per i fratelli.

  2. 26.03.2020: Antonio di Giorgio:

    Ma che castigo!!!
    Oggi in televisione ho sentito una persona che imputava questo momento di contagio ad un castigo divino….io, per chi non mi conosce, ho una patologia che da ormai due anni mi sta bloccando totalmente ad una poltrona o al letto (SLA) ho avuto molte volte la convinzione di subire anche io una punizione, ma grazie all’affetto di famigliari e amici ho decisamente cambiato parere sulla cosa. Avere il supporto vitale dalla Fede mi ha certamente aiutato ma l’illuminazione è arrivata da una persona che non ha mai fatto sfoggio di appartenenza religiosa, l’inviata delle Iene Nadia Toffa, che colpita da un tumore ha detto in una sua ultima intervista: “la malattia non è un castigo, il Signore ci vuole troppo bene per castigarci, è una prova, forse difficile ma è solo una prova”..che dire..con questa “visione” anche la mia defezione cambia ….ora riesco a “masticare” il mio vivere anche da recluso e limitato nei movimenti, assaporo gli attimi di quello che riesco a fare come un bimbo che mangia un dolce. Che lezione dalla cara Nadia, ormai in cielo, usare i momenti negativi per ripartire trasformando il dolore in gioia, il pianto in sorrisi….

    La mia speranza è che alla fine di questo momento così nebuloso possa crescere in tutti la consapevolezza che da ogni momento negativo può nascere il trampolino per ricominciare con gioia il vivere di ogni attimo di vita come unico e irripetibile.
    Antonio

    1. Grazie Antonio, veramente belle le tue parole e condivisione.

      Noi stiamo bene pur nelle difficoltà che la situazione comporta.
      Ci aiuta la preghiera, con la meditazione al mattino, la messa in TV alle 19 e il rosario in giornata (anche se spesso abbiamo saltato…).

      Personalmente ho un sacco di cose da fare, finalmente sto riordinando tutti i miei corposi Archivi (scritti, foto, video, etc) e riparando le cose guaste….forse riuscirò a mettermi a posto…

      Un abbraccio a tutti i lettori, e #UNITICELAFAREMO, Oscar

  3. Sono giorni particolarmente difficili per tutti noi e ognuno guarda “il proprio orticello” focalizzando sull’io ogni considerazione, e per non sentirmi diverso, spesso, analizzando il mio vivere, mi sento un po’ vittima degli eventi, anche perché nelle frasi che risuonano “andrà tutto bene”, “ce la faremo” non sempre mi sento coinvolto visto che sono “bloccato” in un letto o in poltrona, quindi le frasi di rito mi stanno strette…
    Poi dialogando con un ex collega, anche lui bloccato a casa per gravi problemi di salute, ho trovato molte risposte che mi hanno dato lo spunto di andare avanti con più serenità…
    Il farmi presente, anche con un messaggio, per il mio ex collega, che è solo nella sua tribolazione (non è sposato) è certamente motivo di condivisione che gli permette di dialogare con chi, da sempre, lo ha ascoltato. Mi sono sentito nel dovere di scuoterlo per dargli coraggio e più la cosa andava avanti più mi sentivo “uditore” delle mie considerazioni, nate per incoraggiare l’amico.
    Così mi scrive:
    ” Hai ragione, alcuni uomini di fronte alle avversità si fanno forza, altri si lasciano andare. Io appartengo alla seconda categoria, tu alla prima, non è colpa o merito di nessuno
    Io gli ho risposto:
    Coraggio amico mio, cerca di vivere bene ogni attimo della tua vita come se fosse l’ultimo, “mastica” ogni piccolo istante come un cibo sopraffino, è questo il piccolo segreto per appartenere alla prima categoria….
    ma sono io che parlo?…..
    …….ed ecco per chiudere il cerchio un’intervista televisiva a un paziente che ha avuto il covid 19 ed è guarito, lui era rimasto 4 settimane sotto ossigeno ed era restato per molto tempo in coma…alla domanda cosa fosse la cosa più bella che ha fatto dopo l’isolamento, la risposta è stata “respirare”…che dire, quindi anche se poco, abbiamo tutti un pezzo di vita da masticare, basta guardare il bicchiere mezzo pieno.
    Antonio

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