ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI INSIEME PER IL CAMMINO SINODALE

Sabato 12 novembre  2022 si è svolta l’Assemblea della Consulta delle Aggregazioni Laicali della diocesi di Genova in Vico Falamonica.
Il tema era la prosecuzione del percorso del Cammino sinodale, secondo le indicazioni della Chiesa e dei contributi del primo anno da parte di sacerdoti e laici.
A Genova il 2 ottobre era iniziato ufficialmente in cattedrale il secondo anno del cammino sinodale che si colloca in stretta continuità con il primo.
Il compito del cammino di quest’anno è di proseguire l’ascolto, sempre con lo stesso obiettivo, ossia quello di avviare una nuova esperienza di Chiesa che pratichi il metodo sinodale e irrobustisca la capacità di lavorare insieme, sviluppando la corresponsabilità di tutto il popolo di Dio.
In questo secondo anno, l’ascolto sarà:
 ampliato per raggiungere più persone e coinvolgere più mondi e ambienti di vita;
 approfondito perché deve interpellarci, diventare dialogo, premessa per costruire rapporti e relazioni duraturi e continui.
L’ordine del giorno prevedeva:
1. dopo la preghiera iniziale, l’introduzione dell’Arcivescovo, Padre Marco Tasca;
2. la presentazione del secondo anno del cammino sinodale e delle modalità di lavoro;
3. la suddivisione dei partecipanti in piccoli gruppi di lavoro e inizio attività dei gruppi.

Si è entrato nel vivo dell’Assemblea con l’intervento di Mons, Tasca a commento del brano del Vangelo su Marta e Maria. Gesù non si piange addosso ma cerca un dialogo e noi come ci rapportiamo col fratello?
La nostra è l’era delle relazioni che non possono essere vere se io non sono pronto a perdere le mie idee.
E solo questo mi può aiutare a puntare all’Unità quell’Unità che Cristo ha chiesto sulla Croce al Padre.
E ciò che è divisione è demoniaco. E’ il diavolo il divisore, il principe di questo mondo . Noi dobbiamo puntare ad avere con gli altri un rapporto trinitario. E per fare questo devo svuotarmi di me stesso, devo fare il vuoto ascoltando l’altro per accoglierlo dentro di me senza pregiudizi.
Il Vescovo fa poi una provocazione: come pensiamo la Chiesa tra dieci anni? Saremo tirati da destra e manca o cercheremo di capire quale è la volontà di Dio nell’attimo presente? Ci ricordiamo che è Gesù che porta avanti la Chiesa? E’ vero che l’ultima Parola spetta al Vescovo ma quelle prima spettano al popolo di Dio. E poi, nel rapporto col fratello ci comportiamo come indicato in Matteo 18? Sincerità ma in modo diretto senza intermediari.
Tanti spunti di riflessione del Vescovo ci hanno fatto meditare sul nostro essere cristiani, cattolici, portatori di un carisma, dono dello Spirito Santo per tutta la Chiesa e la società. Riusciremo ad essere fedeli? A portare nel giardino fiorito della Chiesa il nostro specifico concreto contributo?
E’ poi seguita una presentazione da parte di Angela (membro dell’equipe diocesana sul cammino sinodale). Ci è stato ben illustrato come procedere in questo secondo anno in continuità col primo e senza disperdere il prezioso contributo ricevuto l’anno passato. Angela con chiarezza e semplicità ci ha fatto rinnamorare di quanto la Chiesa ci chiede oggi.
Ci siamo poi suddivisi in cinque piccoli gruppetti, dove poter sperimentare il metodo che ci è stato suggerito, ovvero:

– PRIMO MOMENTO – prendere la parola;

– SECONDO MOMENTO – uscire da sé;

– TERZO MOMENTO – costruire insieme.

Brevi istanti di silenzio tra un momento e l’altro aiuteranno ad ascoltare nel nostro profondo cosa ci suggerisce lo Spirito. E questo ascolto profondo di se e degli altri è alla base di tutto.
Il lavoro nei gruppi è stato sulle seguenti tematiche:
– Lavoro.
– Formazione e scuola.
– Servizio alla vita.
– Preghiera.
– Carità.

L’Assemblea si è conclusa con una Invocazione allo Spirito Santo e la benedizione da parte di don Gianni.
Ripartiamo dall’Assemblea con un rinnovato impegno a testimoniare il cristianesimo e consci dell’importanza di coinvolgere tutti in questa nuova sfida del secondo anno del cammino sinodale.

Milena e Pino Serpico

Qui potete trovare l’articolo pubblicato su Il Cittadino, settimanale diocesano, lo scorso 20 novembre