BEPPE MORTARA: fratello esemplare, uomo di fede autentica, prezioso testimone

19 maggio 1938 – 22 luglio 2022

E così, dopo un prolungato periodo di sofferenza, con diversi ricoveri per difficoltà respiratorie dovute ad un serio problema polmonare, il 22 luglio 2022, il caro Beppe ci ha serenamente lasciato per essere trasferito in Cielo.

Per descrivere, almeno un po’, la sua persona, ci avvaliamo del contributo di qualcuno dei tanti che lo hanno conosciuto: speriamo siano almeno tratteggiate alcune delle sue caratteristiche di Uomo e di Volontario di Dio (del Movimento dei Focolari).

Spirito Oderda, Volontario del Piemonte:

Beppe è stato per diversi anni un riferimento per me e la mia famiglia per molte necessità, fino anche a progettare e seguire con impegno, pur se distante, la costruzione della nostra casa di abitazione.

E’ andato in Cielo un volontario che ho sentito sempre un esempio di “santità nel quotidiano”: persona di profonda saggezza ed esperienza umana, geometra di grande capacità professionale, fondato dritto nell’Ideale senza farne clamori, pronto a venire incontro generosamente alle necessità dei fratelli.

E poi il “fiducioso abbandono all’amore di Dio” con cui ha vissuto il tempo della malattia. Anche i momenti del commiato hanno confermato che è partito un vero volontario di Dio.

In chiesa e al Camposanto è stata costante un’atmosfera di serenità, di preghiera e anche di gioia nella comunione, una gioia che traspariva soprattutto sui volti dei suoi familiari. Quella gioia un po’ straordinaria che lasciano ai loro Cari, partendo, le persone che hanno vissuto per amore.

Renato Damosso, Volontario del Piemonte:

Come ho già detto a Cristina, (una delle figlie), una delle caratteristiche di Beppe era la concretezza nell’ amare. Non amava il ” Che bello, che bello,.. ” fine a se stesso.

Un’ altra caratteristica era il privilegiare la sintesi: amava mettere in luce la sintesi dell’amore … non tutto il resto.

Un Geometra e una Segretaria che avevano lavorato alle sue dipendenze:

Devo ringraziare tuo papà per tutto ciò che mi ha insegnato …, sempre corretto anche nel pagare i contributi e quindi lo devo ringraziare doppiamente perché ora sono in pensione.

Giampaolo Allori, Volontario di Savona (che recentemente lo ha raggiunto in Paradiso):

Con Beppe eravamo nello stesso nucleo da diversi anni ed insieme abbiamo percorso alcune tappe del Santo Viaggio.

La sua partenza ha lasciato umanamente un vuoto, ma insieme a Piero, Ruggero e Carlo il nucleo continua in un’altra dimensione.

Se penso a Beppe, vedo subito il suo sorriso, la sua pacatezza, disponibilità e sensibilità che ha sempre dimostrato informandosi puntualmente sul mio stato di salute.

Insieme ad Anna è stato per alcuni anni responsabile della comunità di Savona, impegno che ha assolto in maniera esemplare, costruendo rapporti con vari gruppi, associazioni, autorità religiose e civili. Ha lasciato in me un esempio di Vangelo vissuto.

Ringrazio Dio per avermi fatto incontrare questo fratello.

Fabio Cartasegna, suo responsabile di nucleo a Savona:

Ho iniziato a conoscere Beppe quando, insieme ad Anna, è stato referente della comunità locale di Savona.

In quegli anni sono rimasto ammirato dal loro amore personale per tutti, dal grande impegno nel costruire rapporti di fraternità a tutti livelli e coinvolgere tante personalità religiose e civili. In modo particolare ricordo le giornate di comunità presso il Convento dei Cappuccini di Savona e il grande lavoro di supporto  svolto a Sassello per le attività del Movimento volte a far conoscere a tanti giovani la figura e l’esperienza di Chiara Luce Badano. In ogni occasione Beppe sapeva esprimere serenità e fiducia in Dio anche nei momenti  più difficili.

Così è stato pure nella vita di nucleo, fino agli ultimi giorni. Sempre  fedele e molto disponibile ad accogliere nella sua casa gli incontri, era sempre pronto all’ascolto e alla condivisione di gioie e dolori, dimostrando grande esperienza e profondità nella vita dell’Ideale. Nella malattia ha sempre donato ai fratelli la sua anima con semplicità e anche ironia, senza drammatizzare nell’accogliere i dolori fisici e spirituali. Nel suo costante interesse per le situazioni di salute dei singoli si sentiva un grande affetto per tutti. Riconoscenza e affetto è ciò che provo per Beppe, così come per Piero, Carlo, Ruggero, con i quali ora mi sento ancora più unito in Dio Amore.       

 Agostino Rivarola, Volontario di Genova:

Le mie frequentazioni con Beppe sono state in particolare durante le ferie estive che trascorrevo con la famiglia a Torgnon, un ridente paese della Valtournanche in val d’Aosta.

Lì infatti aveva una casa dove trascorreva l’estate, un’abitazione che aveva completamente trasformato con le sue capacità che io ho sempre definito da architetto. Ho ammirato con stupore la cura dei particolari che si adattavano all’ambiente e rendevano paricolarmente gradevole l’accoglienza. Sì, perchè Beppe e Anna erano specialisti nell’ospitalità e non di rado ci si ritrovava per trascorrere qualche ora assieme, magari gustando un buon pranzetto.

Preziosi e arricchenti sono stati anche i momenti in cui arrivavano altri due o tre Volontari, coi quali si viveva un autentico spirito di famiglia, in serena convivialità. Puntuale era l’appuntamento in chiesa per la Santa Messa, occasione per vivere il “due o più”.

A Beppe stava particolarmente a cuore l’Opera e i discorsi che si facevano vertevano spesso sull’ argomento, con riferimento ad esperienze di Comunità e di famiglia impegnata nel Movimento.

Per diversi anni, con la famiglia ha trascorso anche periodi in una località della riviera ligure, inserendosi nel nucleo di Savona e impegnandosi per le attività della locale Comunità.

Davvero un fratello esemplare, un uomo di fede autentica e un prezioso testimone.

Grazie, carissimo Beppe !

Genova,  maggio 2023

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Grazie Oscar