Genova, domenica 22 aprile: nell’accogliente Istituto delle Suore Filippine il Comitato Umanità Nuova ha accolto un gruppo di studenti e professori dell’Istituto Universitario Sophia in visita a Genova. Un’occasione di conoscenza reciproca che si è arricchita durante il pranzo e poi per le strade del centro storico, con tappa all’ambulatorio del nostro Comitato.
Commozione e interesse ha suscitato la testimonianza di Maher e Basel, zio e nipote siriani, che hanno raccontato la situazione drammatica della loro terra: fino a pochi anni fa Paese ricchissimo dove non esisteva praticamente né povertà né disoccupazione, ma – proprio per questo – bottino ambito dalle potenze straniere. Quasi un grido, il loro, che chiede almeno di essere condiviso. “Di cosa avete bisogno?” ha chiesto un giovane: “Dateci la pace e al resto (seppure in macerie) ci penseremo noi.”
Castelgandolfo, 20-22 aprile: al convegno “Cristiani e musulmani: insieme per dare speranza” hanno partecipato, accompagnati da Orietta e altri, Saida con il marito Mohamed e Zahra, tra i primi allievi della nostra scuola di italiano. Il programma dei tre giorni e il clima di sincera amicizia hanno impressionato ed entusiasmato i tre giovani musulmani che hanno colto in profondità il carisma di Chiara Lubich nel suo aspetto interreligioso e universale. (Seguirà in proposito articolo più dettagliato).
Genfest Loppiano, 1° maggio: sul pullman che parte da Genova, 17 sono i giovani – allievi o amici della nostra scuola – che vi partecipano. Molti di loro sono richiedenti asilo, in Italia da pochi mesi, di religione per lo più musulmana. Alcuni non hanno ancora padronanza con l’italiano, forse non sempre colgono il significato delle parole, ma la gionata è stata per tutti un momento di gioia, di fraternità vissuta, di speranza per un futuro di pace.
Ecco qualche loro impressione inviata per sms o riferita a Marisa Bidone, la loro insegnante:
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“A Loppiano tutto è bello. Mi piace tutto quello che si fa a Loppiano…” (R., Costa d’Avorio)
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“E’ importante parlare insieme di quello che succede nel mondo, fare qualcosa insieme, neri e bianchi: questa è la pace” (M., Mali)
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“E’ stato molto bello conoscere tanti ragazzi africani che vivono in Italia: abbiamo ballato e cantato insieme, ma quando i giovani raccontavano la loro storia c’era silenzio e commozione: questo è bello perché vuol dire che c’è rispetto” (M., Nigeria)
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“A Loppiano non è importante essere nero o bianco: io sono nera, tu sei bianca, ma Dio è Uno, per me e per te. Se si è insieme anche chi non ha più niente, non è solo” (M., Nigeria)
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“Tutto molto bello, sono stato molto contento” (A., Senegal)
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“E’ stata un’esperienza davvero bellissima” (M., Congo)
Altri, per condividere la loro gioia, hanno mandato in diretta i filmini ripresi con il telefonino, come per dire: “io ci sono e sono fiero di esserci”.
Fabrizio, il “boss” del gruppo, ha già in mente altre iniziative per proseguire l’amicizia anche dopo il Genfest: una partita di pallone, una serata insieme, e chissà che altro….. ma di questo vi aggiorneremo nella prossima puntata…
Marisa Anselmo