L’assurda e devastante guerra in Ucraina ha suscitato la generosità di singoli, associazioni e popoli.
In particolare tanti ucraini presenti nella nostra città si stanno mobilitando con viaggi che portano all’andata beni di prima necessità e al ritorno caricano i profughi.
Irina e Victor sono nostri amici e ci hanno informato di questi viaggi fatti da loro conoscenti.
Così ne abbiamo approfittato per caricare un po’ di farmaci del nostro ambulatorio di Vico del Duca, zainetti e buste termiche donateci da una farmacia in occasione della raccolta annuale del Banco Farmaceutico.
Victor mercoledì 9 marzo ha prelevato il materiale dal nostro ambulatorio e con Irina lo hanno suddiviso per le varie destinazioni. Il 10 marzo il furgone è partito guidato dal signor Pietro che da quando è iniziata la guerra fa la spola tra Italia e Ucraina.
Una delle scatole, con antibiotici e altri farmaci, sarà consegnata a N., un loro amico che si è fermato a Kiev come volontario per aiutare le persone asserragliate nei rifugi e che per vari motivi, spesso di salute, non sono riuscite a scappare. Lui è rimasto proprio per poter portare un soccorso a questa gente, curare le ferite, portare i farmaci necessari.
N. ha fatto sapere che servirebbero con urgenza lacci emostatici e farmaci per l’asma. Con l’ambulatorio e altri amici ci siamo subito attivati per far fronte a queste richieste. Altre necessità ci saranno comunicate passo passo e vi faremo sapere per poter rispondere velocemente e al meglio.
Grazie sin da ora.
Marisa, a nome dell’ambulatorio del Comitato Umanità Nuova (per info: 342.7596200)
p.s.: mentre sto scrivendo ricevo questo sms da Stefania G., amica genovese, partita anche lei per l’Ucraina e appena tornata: “Ciao, sto rientrando. Tutto bene, siamo riuscite ad andare alla frontiera e avere documenti per portare due bimbi, mamma e nonni. Ora sono tranquilli qui con noi. Grazie”. Ma di questa storia e del viaggio di Stefania racconteremo in una prossima puntata…