LA VITA SI MISURA SULL’AMORE

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Papa Francesco indica come vivere i giorni della settimana santa e la Pasqua: un invito a guardare il Crocifisso “che è la misura dell’amore di Dio per noi. Davanti a Dio che ci serve fino a dare la vita, chiediamo la grazia di vivere per servire”.

Perché – aggiunge il papa – amare, pregare, perdonare, prendersi cura degli altri, in famiglia come nella società, può costare. Può sembrare una via crucis. Ma la via del servizio è la via vincente, che ci ha salvati e che ci salva la vita”.

No, le città non sono vuote: sono vuote le strade, le piazze, ma forse mai come in questa Pasqua le città sono piene. Piene di umanità. Si, nelle case ci sono le persone, le famiglie intere, i bambini e i nonni. Le persone sole. Ci sono, nelle città, e i palazzi, i condomini, sono custodi di tante tante persone. Sono vuote le chiese, e fa una certa tristezza. Quelle celebrazioni solenni del Triduo, dalla lavanda dei piedi alla messa di Risurrezione. Il virus ha svuotato anche la casa di Dio. “Ma – ricorda papa Francesco – viviamo per servire” chi è in casa con noi. Chi ci è accanto.

Ricordava in questi giorni un noto biblista che: “i vangeli e la tradizione insegnano che non è solo la Chiesa il luogo per incontrare Dio, e non è solo la celebrazione eucaristica quel che può nutrire il credente. Il luogo dell’incontro con Dio è Gesù Cristo e con lui ogni uomo che lo accoglie. Gesù ha liberato l’uomo da ogni spazio sacro, non esiste casa di Dio che non sia l’uomo”.  Per questo la presenza del Cristo non si limita alla chiesa, al santissimo sacramento. L’incontro con Dio non è condizionato da luoghi o celebrazioni, ma è reale e autentico ogni qualvolta il suo amore viene comunicato e arricchisce la vita degli altri. Sta a noi rendercene conto, nella nostra vita, di quella presenza divina che continuamente guida, accompagna e segue la nostra esistenza.

La Pasqua che celebreremo domenica sarà ricca di grazie per ciascuno se sappiamo cogliere che “il dramma che stiamo attraversando in questo tempo ci spinge a prendere sul serio quel che è serio, a non perderci in cose di poco conto; a riscoprire che la vita non serve se non si serve.”

Servire mi ricorda un amico medico che è con tantissimi colleghi in prima fila per curare i pazienti colpiti dal micidiale virus. Dal suo diario in reparto leggo: Come stai G.? Ti penso attaccato a quel ventilatore, ai tuoi polmoni che non ne vogliono sapere di respirare, a quel tuo cuore, così bello, così generoso, così pieno dell’amore di Dio. Ho davanti i colleghi, prima uno poi l’altro ammalato. Ho detto a N. che lotti, m ha risposto “con te!” ed io, di rimando, gli ho detto “con noi!”. Perché è così, stiamo tutti dentro quella stessa barca, che sembra affondare, proprio da poppa, dove sta seduto il Signore. E ancora, un amico anestesista da portare dentro il cuore. So che combatti in periferia, con pochi mezzi, che vivi lo strazio di malati morti soli, senza una carezza e senza poter stringere la mano di chi voleva loro bene. Ma hanno avuto la tua. Tu che, quando arrivi a casa, so che piangi come un bambino. E ancora penso a M., un altro collega in prima linea, che sei stato e continui ad essere per me faro nell’oscurità della notte. Tu che dici di essere solo strumento nelle mani di un Altro. Questa notte penso a voi, alla fortuna di avervi come amici. Penso alla vostra vita, che illumina con scie di luce questo mare in tempesta. E chiedo a te, Signore, di ripeterci: “voi non abbiate paura”!

Silvano Gianti

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Una risposta a “LA VITA SI MISURA SULL’AMORE”

  1. Grazie Papa Francesco !! Grazie Silvano !! bello e toccante, si stiamo uniti nella stessa barca …Oscar

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