MARIUCCIA BOTTERO ALLORI: un esempio luminoso di amore fino alla fine

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Nata a Asti il 10/2/1946 da bambina ha vissuto a Acqui Terme e poi a a Genova per il lavoro del padre militare. È a Genova che da sua mamma conosce il Movimento dei Focolari e partecipa a Bergamo a una Mariapoli dove avviene la sua conversione.

Si sposa con Giampaolo conosciuto nell’Opera di Maria nel 1973 e nel 1975 nasce Alessio, ora sacerdote.

L’ideale dell’unità di Chiara Lubich trasforma tutta la sua vita e quella della sua famiglia tanto da farle scrivere a Chiara: “Ti ringrazio perché mi hai dato la vita, quando la mia strada era ad un bivio mi hai salvata; mi hai donato il carisma ed io ti ho seguito come ho potuto, ma ora più che mai voglio portare il mio pezzo di mondo in dono a Maria. Grazie per avermi donato Gesù abbandonato e Maria desolata come modelli.”

Chiara Lubich le indica una Parola del Vangelo come programma della sua vita: “Venite, saliamo sul monte del Signore” e Mariuccia non perde occasione per parlare senza timore del suo meraviglioso rapporto con Dio, dando testimonianza della sua fiducia in Lui. Fiducia fino in fondo durante tutta la sua vita con numerose prove ed ultima la recente malattia.

Ci hanno detto di lei:

– La partenza di Mariuccia ci ha rattristato molto, lascia un grande vuoto. Era una persona speciale: il suo sorriso ti avvolgeva e ti sentivi amata dal profondo del cuore di quell’amore puro, soprannaturale, che lei incarnava e sapeva donare.

– Per il nostro Movimento Mariuccia è stata un dono di Dio… un immenso dono. Nonostante la sofferenza riusciva a trasmettere quella pace e quella serenità che, purificate dal dolore, oltrepassavano l’umano, donandoci una luce splendente: soprannaturale.

– Rimarrà sempre nei nostri cuori come un esempio, sarà il nostro faro luminoso.

– Una persona straordinaria è dir poco, con una capacità e carica di amare insuperabile. E poi il suo sorriso, quel sorriso capace di riscaldare qualsiasi cuore. Era e rimarrà per sempre una persona speciale e ora me la immagino lassù in cielo a sorridere insieme al mio papà Carlo.

– Me la ricordo sul lavoro al distributore: andavo spesso a far rifornimento per incontrarla e sentirmi dire una parola buona e di conforto. Le chiedevo: ” Ma lei sorride sempre? Come è possibile?” e Mariuccia mi rispondeva: “E’ perché amo Gesù e desidero donarlo.”

Grazie Mariuccia per il dono che sei e sempre sarai per tutti noi!

La comunità dei Focolari di Savona


Qui l’omelia del Vescovo di Savona Mons. Calogero Marino al funerale di Mariuccia


Mariuccia insieme al Parroco di Valleggia don Michele Farina e al Vescovo di Savona Mons. Calogero Marino


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