PANE NOSTRO: DALLO SPRECO ALLA SOLIDARIETA’ A SANTA MARGHERITA LIGURE

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L’ esperienza “Pane Nostro” è nata a Santa Margherita Ligure nella primavera 2015, per iniziativa di alcuni membri della Comunità Locale del Movimento dei Focolari e di alcuni simpatizzanti. Desiderosi di coinvolgersi in un progetto da vivere insieme, in una esperienza dove sentirsi “famiglia”, si sono accorti che nella loro cittadina, una località turistica ricca di esercizi commerciali, a fine giornata buona parte del cibo invenduto andava sprecata. Per esempio, i panifici alla fine della giornata avevano molte eccedenze di prodotti: pane, focacce, pizze e torte salate, talvolta fino a venti chili.

Da qui l’idea che questi esuberi potessero venire distribuiti a varie famiglie in difficoltà, a tanti che vivono di provvidenza e ad altri di passaggio che approdano a Santa Margherita Ligure in quanto paese ricco.IMG_8789

Alla fine della primavera 2015 sono iniziati i vari incontri organizzativi, insieme ad alcune rappresentanze delle realtà caritative cittadine (mensa dei frati, Banco Alimentare, Centro Ascolto Caritas), alla amministrazione comunale (nella persona del Vicesindaco), alla responsabile di Coop Liguria, alla Associazione Commercianti e ai rappresentanti della categoria alberghiera.

La prima difficoltà incontrata è stata quella di far nascere in tutti la percezione che le eccedenze alimentari rappresentassero uno spreco assurdo, e che potessero trasformarsi in un aiuto concreto per persone in difficoltà e in una possibilità di nuove relazioni con i potenziali beneficiari di questa iniziativa.

Prima di iniziare si sono dovute mettere in atto anche tutte le azioni per rispettare le norme igieniche relative sia agli ambienti dove il cibo viene preparato per essere distribuito, sia ai volontari che devono indossare guanti e svolgere procedure precise per impacchettare i cibi e conservarli in modo corretto.

Per quanto riguarda la raccolta, ma soprattutto la distribuzione, tutto deve venire registrato con date, quantità, tipologia di prodotti pervenuti e distribuiti, per una più equa ridistribuzione delle risorse. Anche i fruitori vengono registrati , per meglio conoscere le loro realtà di vita e di famiglia.

Una volta onorati gli adempimenti burocratici , nel giugno 2015 l’iniziativa è partita. Essa si concretizza nella raccolta dei prodotti di due panifici una volta la settimana, il martedì. Alla chiusura dei negozi i volontari raccolgono l’eccedenza e la confezionano, in vista della distribuzione successiva negli orari di apertura della sede.

Un progetto ormai non più sperimentale, che prevede oggi, oltre alla raccolta in vari supermercati di pasta, scatolame, latte, ecc., anche quella di frutta e verdura fresca.

Alla raccolta del pane si è aggunta quella della frutta e della verdua fresca. Due volte la settimana i volontari la raccolgono, la ripuliscono da eventuale prodotto deteriorato , se necessario la proporzionano e la distribuiscono il giorno stesso. E’ una preziosa esperienza per instaurare nuove relazioni sia tra i volontari, ma soprattutto con le persone che chiedono questo aiuto alimentare, alcune delle quali sono straniere. Con loro nascono rapporti di reciproca conoscenza e fiducia, che permettono di abbattere le barriere, le divisioni, i pregiudizi che spesso nascono dalla “diversità’” non accolta reciprocamente come una ricchezza.

Poter distribuire oltre ai cibi in scatola, anche il pane, la focaccia, la frutta e la verdura fresca, è molto importante perché così viene offerta una dieta più equilibrata ai fruitori anche da un punto di vista nutrizionale, e la maggior varietà di alimenti offre pasti più variegati.IMG_8780

Questa iniziativa coinvolge 35 volontari, oltre a tanti giovani che con i nostri figli riusciamo a invitare e che rimangono sempre molto “toccati” da questa esperienza. Sta divenendo una possibilità anche per i ragazzi del catechismo che invitiamo. un piccolo bozzetto di “mondo unito”…

Alcuni dati: dall’inizio del progetto in quindici mesi sono stati raccolti 18.817 chili di prodotti alimentari. Sulle schede compilate sono stati registrati 185 referenti, per un totale di 412 fruitori.

Con riferimento al protocollo d’intesa Caritas S.M.L.-Comune di S.M.L. saranno inseriti nel progetto “Pane nostro” a partire dal prossimo agosto due persone in borsa lavoro, ciascuna per dieci ore a settimana, le quali affiancheranno i volontari.

Prossimamente con il progetto “Santa solidale” si inizierà la distribuzione di pranzi pronti a domicilio.

Il gruppo è organizzato in maniera molto snella: con Whatsapp si prendono gli accordi concreti per turni, ma questi rapporti si stanno rivelando molto di più. Infatti il ritrovarsi a lavorare insieme è un’occasione di conoscenza e di condivisione che crea una famiglia “visibile” nella nostra cittadina.IMG_8782

Doveva essere una iniziativa nata per amare, accogliere e aiutare concretamente chi è nella povertà e nel bisogno, come il Papa Francesco ed Emmaus invitano a fare, invece è divenuta un’occasione per vivere la Parola “date e vi sarà dato” per la reciprocità d’aiuto e d’amore tra le persone coinvolte, occasione di crescita personale, nascita di nuovi rapporti, condivisione con amici e conoscenti, occasione per tutti di allargare i nostri orizzonti alla fraternità. 

  Simona, Anna e Maria Rosa.

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Una risposta a “PANE NOSTRO: DALLO SPRECO ALLA SOLIDARIETA’ A SANTA MARGHERITA LIGURE”

  1. Bellissima iniziativa, da estendere a tanti altri esercizi commerciali, supermercati e ristoranti… Spesso quando guardiamo immagini di povertà estrema sui giornali o alla televisione ci chiediamo: ma io cosa posso fare? Ora non abbiamo più scuse, qualcosa possiamo fare, anche nel nostro piccolo e nel nostro ambiente, e le nuove leggi attualmente in vigore ci possono aiutare.

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