Ricordando Chiara, nel 7° anniversario della sua partenza

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Quest’anno il tema con cui il Movimento dei Focolari ha voluto ricordare Chiara nel 7° anniversario della sua morte è stato: “Chiara Lubich: l’unità e la politica”. L’evento principale si è svolto a Roma in Parlamento giovedì 12 marzo (http://www.mppu.org/it/).

In Liguria molte le iniziative che si stanno susseguendo in diverse località.

A Genova la comunità dei Focolari si è ritrovata domenica 15 marzo nel salone della chiesa di Santa Teresina di Albaro. Giuseppe e Lucia hanno iniziato ricordando gli inizi della storia del Movimento quando Chiara e le sue prime compagne – suscitando una viva comunione dei beni tra tutta la comunità – erano riuscite a porre le premesse per risolvere il problema sociale dei poveri di Trento: un prodromo significativo della dimensione fortemente sociale e politica presente in Chiara e nel suo carisma, foriera degli sviluppi futuri del Movimento in tutti gli ambiti del vivere civile: dall’economia alla politica, dalle opere sociali alla nascita del Movimento Politico per l’unità.

Il programma è proseguito con la lettura del messaggio di Papa Francesco in occasione dell’inizio del processo di beatificazione diocesano avvenuto il 27 gennaio scorso.

Silvano – tracciando un breve excursus sul tema della giornata, “l’Amore degli amori” (così Chiara vedeva la poli20150315_154304tica) – ha presentato alcune testimonianze di cittadini e associazioni che, con le loro azioni di cittadinanza attiva, hanno suscitato sinergie e collaborazioni con le Istituzioni – anche coinvolgendo altre realtà del territorio – contribuendo così a smuovere situazioni in stallo o di difficile soluzione.

Betty, insieme al suo gruppo, interviene con piccole ma significative azioni per far sì che il quartiere sia più bello (leggi testimonianza di Betty)Dino, di fronte al degrado di una chiesa, si rimbocca le maniche e, coinvolgendo anche altri, cerca di fare la sua parte senza aspettare che dall’alto qualcuno provveda (leggi testimonianza di Dino). Gabry, insieme al suo gruppo, lavora in contatto col Municipio per migliorare le condizioni dei rom del suo quartiere (leggi testimonianza di Gabry).

Città Fraterna, grazie alla raccolta e distribuzione di viveri, riesce ad alleviare la situazione di tante famiglie di disoccupati senza tutele trasmettendo loro speranza e fiducia e, in qualche caso, scongiurando azioni disperate (leggi testimonianza di Giuseppe).

Il Comitato Umanità Nuova, che si fa carico di tanti stranieri in situazioni molto difficili, trova il modo di far curare al Gaslini un ragazzo del Marocco ormai senza speranza (leggi testimonianza di Mariateresa).

Il programma è proseguito con un bellissimo video sul “sogno di Chiara” – la fratellanza universale – e su tante realtà che in tutto il mondo hanno cercato, e cercano, di essere una risposta concreta a questo sogno. (http://www.focolare.org/news/2015/03/12/video-politics-for-unity-making-a-world-of-difference/).

Dopo un breve intervallo, a cura di Gabriele e dei gen 4, una intervista-dialogo a tre amici impegnati, o ex impegnati, in politica: Luigi Picena (ex assessore provinciale), Maria Carla Italia (attuale assessore al Municipio Centro Est) e Maria Rosa Biggi (ex Consigliere Comunale di Genova), che han20150315_173926no risposto a due difficili domande. La prima: perché i cittadini dovrebbero ancora avere fiducia nella politica? E la seconda: cosa potrebbero fare i cittadini per aiutare i politici e la Politica ad assumere pienamente il ruolo che è loro proprio?

Le risposte sono state molto interessanti e stimolanti. Ecco solo alcuni spunti:

– spesso la mancanza di fiducia nella politica deriva dal fatto di non aver fiducia nel nostro ruolo di cittadini

– occorre – come dice Papa Francesco – avere il coraggio di iniziare processi più che di occupare spazi: compito che compete non solo ai politici ma anche ai cittadini

– mantenere un rapporto costante con i politici eletti chiedendo loro un rendiconto e un confronto costruttivo, ma rispettando i limiti e i regolamenti del loro ruolo

– essere cttadini attivi, costruttivi, esigenti ed informati, coscienti della responsabilità del proprio ruolo come singoli e come comunità

– ricordarci che – nonostante le apparenze – la speranza non è solo una virtù teologale ma è propria in modo specifico della politica.

Alle 18,00 la santa messa nella soprastante chiesa ha concluso il pomeriggio.

           Marisa Anselmo


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Una risposta a “Ricordando Chiara, nel 7° anniversario della sua partenza”

  1. Prima di tutto GRAZIE per il prezioso sito, così possiamo rivedere quando si può e si desidera tutte le esperienze.
    Il pomeriggio con le testimonianze ricche di semplicità e umanità hanno fatto sentire tutti in famiglia.
    Quante volte basta poco, prendere l’iniziativa senza “mugugni” e vedersi seguire da amici ed amiche a fare le piccole cose
    che agli occhi di Dio sono grandi!
    Per la mia esperienza poco vicino alla politica, non ho compreso molto i discorsi dei politici.
    Dobbiamo solo ricordarci di essere uniti e pregare affinchè i nostri politici siano sempre più vicini ai cittadini.
    Saluti
    Rosella RICCI

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