Si è conclusa domenica 25 gennaio la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che ha visto nelle varie diocesi della Liguria numerosi incontri di preghiera e, a Genova, anche una interessantissima conferenza sul tema: “A 50 anni dalla Unitatis Redintegratio: riflessioni su papato e unità dei cristiani” con il Prof. Paolo Ricca, Pastore Valdese, introdotto da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale della Diocesi di Genova.
Difficile trasmettere in poche righe riflessioni, impressioni, stati d’animo.
Chi in questi anni ha partecipato e collaborato al cammino che si va facendo, coglie che aumenta sempre più il clima di fraternità: si và a questi momenti di preghiera comune con la gioia di ritrovare dei fratelli e con la convinzione che “il confronto con chi è diverso da noi può farci crescere”. E cresce anche – è giusto sottolinearlo – la sensibilità ecumenica nei cristiani appartenenti alle varie chiese.
Per noi del Movimento dei Focolari è stata anche l’occasione per rinnovare l’impegno, sempre nuovo, a stabilire con i cristiani appartenenti ad altre chiese e Comunità ecclesiali rapporti di comunione fraterna e di comune testimonianza, in vista del ristabilimento della piena e visibile unità: uno dei fini specifici dell’Opera di Maria.
Siamo in cammino, è vero, ma “l’unità si fa camminando” per dirla con papa Francesco. E ci riempie di gioia constatare come sia attuale quanto ancora affermato dal Papa a conclusione della Settimana: “Il comune impegno ad annunciare il Vangelo permette di superare ogni forma di proselitismo e la tentazione di competizione. Siamo tutti al servizio dell’unico e medesimo Vangelo”.
Particolarmente bello e partecipato l’incontro nella chiesa romeno-ortodossa a Sestri Ponente. Scrive Marta M.: “E’ stato un evento di gioia, di fraternità vera. Ho respirato un clima di grande accoglienza da parte della comunità romena. Anche la liturgia ha toccato momenti di grande intensità e le parole del Cardinale – con la sua capacità di tratteggiare i caratteri della misericordia di Dio nei confronti della nostra umanità – mi sono sembrate un ponte di dialogo con le diversità religiose.” E Marisa A.: “L’incontro è stato molto bello, direi vibrante, e tutto quello che è stato detto dal Padre ortodosso, dal Cardinale e dal Pastore valdese mi è entrato profondamente dentro.”
Dal Levante ci scrivono invece Maria Giulia e Pierluigi Longa:
“Giovedì 22 c’è stata la prima celebrazione nella Chiesa Battista di Chiavari, con il Vescovo Tanasini, il Pastore della chiesa evangelica battista Martin Ibarra e Padre Michele Notarangelo, greco-ortodosso. La chiesetta era stracolma di persone gioiose e contente di stare insieme: ci sentivamo un cuor solo come veri fratelli, tra preghiere e canti guidati da Lella che, l’anno scorso, insieme ad altre sorelle battiste, avevano maturato l’idea di dar vita ad un coro ecumenico, mantenendo poi l’impegno costante di trovarsi una volta al mese.
La seconda celebrazione si è svolta sabato 24 a Rapallo nella chiesa cattolica dei Santi Gervasio e Protasio. Anche qui la partecipazione è stata molto superiore a quella degli anni scorsi e ci sembra di cogliere che nella nostra diocesi sta crescendo pian piano la sensibilità dei cristiani verso l’ecumenismo.”
Da Tortona Silvia, Fabio e M. Teresa ci fanno sapere:
“A Tortona si è tenuto l’evento conclusivo sabato 24 gennaio sotto la guida del nostro Vescovo, Padre Vittorio Viola, e con la partecipazione di Padre Catalin Aftodor, della Chiesa Ortodossa Romena di Tortona. Si respirava aria di fraternità e di unità in una chiesa gremita, dove si faticava a trovare un posto in piedi.
Il giorno successivo nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Voghera si è tenuta la celebrazione ecumenica organizzata dalle Parrocchie della città. Dopo l’omelia il rappresentante della comunità Pentecostale di Voghera ha portato la sua esperienza, donandoci tutta la gioia e l’entusiasmo che aveva in cuore.”
E infine Franca da Sanremo:
Nella nostra città la veglia di preghiera è stata preceduta da una serie di incontri di preparazione in cui si è sperimentata ancora una volta l’unità crescente fra i diversi membri delle Chiese. Una crescita anche umana, fatta di rispetto e di stima, di ascolto e di umiltà da parte di tutti: ogni decisione infatti è stata presa nella pace e nella perfetta sintonia.
La veglia si è svolta lunedì 19 gennaio nell’Oratorio dell’Immacolata: il clima raccolto, la bellezza armoniosa della chiesa, la preparazione paziente ed accurata della “scenografia” da parte delle Suore, la decisione di devolvere il ricavato della colletta (510 euro) per gli alluvionati di Genova, il ruolo sempre mariano del Parroco Don Alvise, hanno fatto da sfondo ad una presenza gioiosa e tangibile di unità viva fra tutti i partecipanti. Molti osservavano che è stata la veglia più bella. “C’era proprio un bel clima, lo Spirito Santo aleggiava ovunque…”: così ha scritto Daniela, responsabile diocesana per l’ecumenismo. Risultato reso possibile dal contributo di ognuno nell’affrontare le varie difficoltà e imprevisti con prontezza e generosità.
Hanno partecipato alla veglia, oltre ai numerosi fedeli:
Padre David Hart della Comunità Anglicana, Padre Denis Baikov della Chiesa Ortodossa Russa, Padre Claudiu Mihai della Chiesa Ortodossa Romena, il Pastore Donato Mazzarella della Chiesa Evangelica Valdese, il Pastore Jakob Betz della Chiesa Evangelica Luterana, Mons. Umberto Toffani della Chiesa Cattolica.
Tiziana e Mario Campogrande
Su questo link si può vedere il servizio realizzato da Paolo Grisolia per Il Cittadino:
https://www.youtube.com/watch?v=sWyhz7epxP0
grazie del vostro aggiornamento ,sembra veramente di essere stati presenti a costruire un pezzo di Chiesa unita. Florangela