Una speciale occasione per presentare “la vita e le virtù eroiche” di Alberto e Carlo, i due Gen di Genova che sono morti nel 1980 e per i quali è avviata la fase diocesana della Causa di Beatificazione, ci è stata data, direi provvidenzialmente, il 10 agosto 2018 alla Spezia.
Lì sono convenuti da varie route oltre 200 ragazzi rappresentanti delle varie diocesi della Liguria e Tortona in procinto di raggiungere a Roma papa Francesco per “Siamo Qui”, la veglia di preghiera dei giovani italiani al Circo Massimo promossa dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Cei. Chi l’avrebbe detto di riuscire ad avere un tale uditorio? Ci siamo detti che siamo sempre un po’ miopi davanti all’Amore del Padre!
L’appuntamento era alle 16 di una torrida giornata di agosto, ma la Costa Crociere ha dato ospitalità al convegno nella frescura della sala d’aspetto del Terminal. Lì, proiettata sullo schermo gigante, ci attendeva la foto di Alberto e Carlo, con lo sfondo del canalone ghiacciato del Lourusa . Sono presenti alcuni vescovi che accompagnano i loro ragazzi.
Dopo il saluto dei Vescovi e delle autorità ospitanti, 2 gen, Teresa Foglino di Genova e Francesco Schembri di Chiavari, e Antonio Topi Fons, (focolarino a Roma, ma originario di Genova, dove fece da formatore alla spiritualità di comunione ad Alberto e Carlo) vengono accolti e presentati ad una sala attenta e desiderosa di ascoltare le storie normali, eppure straordinarie, dei due Nostri, a cui seguono alcune domande dei giovani presenti.
Dopo un breve intervallo due testimonianze di conversione da una vita deviata dalla droga, grazie alla carità autentica di Chiara Amirante e del Movimento “Nuovi Orizzonti” da lei fondato, forti esperienze di vita che lasciano tutti a bocca aperta e col desiderio di conoscere di più.
Ci si trasferisce quindi in battello a Portovenere dove nel sagrato della Chiesetta medievale di San Lorenzo i vescovi presenti concelebrano la messa. Quindi alle 21.30 dopo la cena, un concerto ad hoc del Gen Verde chiude gioiosamente la serata.
A cura di Gabriele Fabbri
Un tuffo all’indietro di quasi quarant’anni, rivedo di colpo tutta la mia vita alla luce di quei momenti di grande Grazia che mi suscitano un desiderio di profonda conversione.