Da tempo gli incaricati dei Dialoghi del Movimento dei Focolari in Liguria vorrebbero dar vita ad un percorso comune per offrire occasione di ascolto, confronto e condivisione fra persone di diversi credo e culture.
Il primo appuntamento si è svolto sabato 24 ottobre nel pomeriggio presso la sala incontri del Focolare Femminile di Genova e si è concluso con un piacevole e lauto rinfresco.
Il tema approfondito ha preso spunto dall’Enciclica ”Laudato Si” di Papa Francesco.
Sono convenute circa 50 persone, credenti e non credenti, alla presenza di Giordano Bruschi – storico, politico, giornalista, scrittore e dichiarato ateo – il quale, in un raccolto silenzio, ci ha presentato l’enciclica dal suo personalissimo punto di vista.
Tanti sono stati gli apprezzamenti e i punti condivisi che si possono racchiudere in una battuta fatta da Giordano: “Certo che questo Papa mi ha rubato un sacco di idee…”.
Al termine un fitto dialogo, domande, risposte, esperienze concrete, hanno suscitato nei presenti la consapevolezza e la voglia di impegnarsi ciascuno di più nel proprio ambiente per cercare di essere “protagonisti” nella difesa del creato.
Alcune proposte concrete: fare attenzione a non sprecare acqua, far bene la raccolta differenziata, non gettare carte o rifiuti a terra, sensibilizzare i nostri giovani, figli o nipoti, ad una maggiore coscienza civica.
Riportiamo in sintesi alcune frasi, tratte dallo scritto di Papa Francesco, con le quali Giordano ha concluso l’evento invitando tutti coloro che non lo avessero ancora fatto a leggere e approfondire l’enciclica.
Capitolo sesto, paragrafo IV
GIOIA E PACE
“La spiritualità cristiana propone un modo alternativo di intendere la qualità della vita…..senza essere ossessionati dal consumo. In diverse tradizioni religiose si è convinti che “meno è di più”. …Il costante cumulo di consumi impedisce di apprezzare ogni cosa e ogni momento. La spiritualità cristiana propone una crescita nella sobrietà e una capacità di godere con poco….. ci permette di gustare le piccole cose, senza attaccarci a ciò che abbiamo né rattristarci per ciò che non possediamo. La sobrietà…..è liberante….. In questo modo si riducono i bisogni insoddisfatti e diminuiscono la stanchezza e l’ansia. Si può aver bisogno di poco e vivere molto, soprattutto quando si è capaci di dare spazio ad altri piaceri e si trova soddisfazione negli incontri fraterni, nel servizio, nel mettere a frutto i propri carismi, nella musica e nell’arte, nel contatto con la natura, nella preghiera. La felicità richiede di saper limitare alcune necessità che ci stordiscono, restando così disponibili per le molteplici possibilità che offre la vita.”
Patrizia e Silvio