Il 15 dicembre è un giorno importante per gli allievi della Scuola di italiano del Comitato Umanità Nuova: ricevono l’Attestato di frequenza ai corsi dell’anno scolastico 2014/2015.
Sono 36 di cui 16 giovanissimi, “approdati” a Genova con la barca della loro vita carica di sofferenza.
Impossibile dimenticare i loro sorrisi, i loro occhi quando fissano quel “foglio” con scritto, a caratteri grandi ed eleganti, il loro nome. Forse per loro è il primo documento che stringono tra le mani, è qualcosa che attesta che esistono, che hanno un nome, che non sono invisibili.
Quel “foglio”, per noi così normale, è per loro un segno di speranza per un futuro migliore.
La vita a scuola, con allievi di 20 Paesi, ha fatto crescere la cultura dell’amicizia.
E così due giovanissime mamme, una ucraina e l’altra albanese, si frequentano, si incontrano e si aiutano.
La giovane studentessa algerina trova nel ragazzo dello Sri-Lanka una persona sensibile e colta con cui discutere dei problemi di oggi.
Le ragazze “effervescenti” della Costa d’Avorio chiedono di avere una foto insieme alle giovanissime ragazze cingalesi, perchè “innamorate” dei loro lunghi e lisci capelli neri.
Trascorre così, in un clima semplice e famigliare, con scambi di confidenze e ringraziamenti, un pomeriggio speciale, che corona l’impegno di allievi e insegnanti per un anno di lavoro intenso e gioioso insieme.
Marisa Bidone e gli insegnanti della scuola
Veramente bello !! Grazie per averci fatto partecipare anche solo “leggendo” questo articolo, a questa meravigliosa iniziativa, sia come scuola che come festa. E un forte incoraggiamento ad andare avanti… OS