LETTERE – Con Papa Francesco a Genova

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Leggendo l’articolo di Silvano Gianti che racconta i diversi momenti della giornata papale a Genova e le riflessioni di Davide Penna, mi sono chiesto che cosa potrei aggiungere di mio:  provo a dire in breve qualcosa della mia esperienza, partendo dall’invito del comitato organizzatore a dare la mia disponibilità come ministro straordinario della S. Comunione.

Pur con la consapevolezza dell’importanza di questo evento, non è che morissi dalla voglia di “vedere il Papa”, o di poter poi dire “c’ero anch’io”, tanto più che non amo particolarmente i grossi assembramenti di persone (anche per questo non vado mai allo stadio…), ho comunque aderito volentieri all’invito, restando in attesa della conferma – e delle opportune istruzioni – che era stata accolta la mia disponibilità.

Il caso – si fa per dire – ha voluto che qualche giorno prima avessi ascoltato una registrazione in cui si ricordava la “passione per la Chiesa” che tanto stava a cuore a Chiara Lubich: senza dubbio questo richiamo ha accresciuto in me la convinzione e ancor meglio motivato il mio “sì”, arricchendolo dell’entusiasmo di sentirmi parte della Chiesa e, in questo caso, della Chiesa genovese attorno al suo Vescovo.

Sempre “per caso”, nel settore dov’ero destinato ho incontrato un fratello dei Focolari col quale tenere “Gesù in mezzo”: questa mi è parsa una grazia “supplementare”, un regalo in più.

Naturalmente il dono più grande è stato quello di poter porgere l’Eucarestia a tanta gente: con emozione e trepidazione, consapevole del mio nulla di fronte al grande mistero del Corpo di Gesù, il “Tesoro più grande” che la Chiesa possiede, come  aveva giustamente ricordato il Vicario generale Monsignor Doldi durante l’incontro preparatorio.

Anche se  piuttosto lontano dal palco, ho potuto seguire la S. Messa da uno schermo e partecipare con gioia e commozione il Sacro Rito, fino al bellissimo discorso del nostro cardinale e allo struggente canto di “Ma se ghe penso”.

Con intima gioia nel cuore di aver dato il mio piccolo contributo, ancora una volta, ma mai sufficientemente, un grazie al Signore per il suo grande amore!

Agostino

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