Non saprei spiegarmi il perché, ma stamattina presto, nel “dormiveglia”, mi sono ritrovato a pensare alla rivista “Città Nuova”.
Quasi automaticamente mi è venuta davanti la “mitica” figura di Oreste Saccarello, da molti di noi conosciuto per la sua inimitabile risata, per il suo intercalare “Baccere Baciccia!”, ma soprattutto per la passione che aveva per “Città Nuova” e per i tantissimi abbonamenti che riusciva a proporre – e a fare! – ad amici e conoscenti, anche occasionali.
Ed il pensiero è andato ancor più lontano, fino alle famose “campagne abbonamenti” lanciate e attuate in diverse zone della città e, se non ricordo male, anche nel Levante ligure, probabilmente nei primi anni ’70.
Ed ora? A che punto è il mio approccio con “Città Nuova”?
Purtroppo l’amara constatazione di una parabola discendente: da quando sul posto di lavoro arrivavo ad una trentina di abbonamenti, ad oggi che posso contarli sulle dita di una mano…
Sì, è vero, di motivazioni ne posso trovare tante: i tempi sono cambiati, le persone leggono meno, i vecchi abbonati sono passati a miglior vita…
Eppure so, e ne sono convinto, che la Rivista è un prezioso strumento che ho a disposizione e che dovrei – devo! – avere più a cuore.
Chissà che il risveglio di stamattina non stimoli in me un altro “risveglio”: che mi stimoli a guardarmi attorno per saper scorgere e sfruttare le occasioni che possono presentarsi per proporre a qualcuno la nostra “Città Nuova”?
E perché non invocare l’aiuto di “Sant’Oreste”?
27 ottobre 2015 Agostino
….aspettiamo un rilancio nelle comunità locali , una nuova motivazione sfruttando le occasioni anche economiche della nuova cittanuova editrice …. e intanto …procediamo con fiducia .