DOLCEZZA E ARMONIA: IL PROFUMO CHE CI HA LASCIATO MARIA COLOMBERA

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Riportiamo il saluto che è stato letto al funerale di Maria Colombera, volontaria di Sanremo del Movimento dei Focolari, partita per il Paradiso il 28 giugno scorso.

Ciao Maria, ancora una volta: ciao Maria!

Vedi quanti amici sono qua intorno a te per salutarti, ma soprattutto per dirti quanto bene ti vogliamo. Siamo in questa tua chiesa, che tu hai amato tanto e che hai considerato una tua seconda casa. Sei stata proprio una donna “casa e chiesa”, come si dice. Questa chiesa era la tua meta preferita, il tuo più grande desiderio, il tuo dolore più grande quando non riuscivi ad arrivarci, perché era il posto, come direbbe il Manzoni, in cui “la tua anima è tornata tante volte serena”.

Venivi per pregare, per cantare le lodi a Dio, per confessarti, per trovare le tue amiche. E poi tornavi a casa con questa ricchezza dentro, con una luce più grande che ti dava gioia e forza.

Ecco, non si può parlare di te senza usare la parola luce. Eri una donna semplice, ti accontentavi di poco, ma quel poco doveva essere luminoso, bello. Ed ecco un’altra parola che ti contraddistingueva: la bellezza. Eri una donna bella dentro e fuori, bella fuori perché bella dentro.

Tu ti sei presentata alle porte del Cielo con la carta d’identità della Volontaria dell’Opera di Maria, visto che hai conosciuto l’Ideale di Chiara che eri già una donna adulta. E Chiara ci aveva insegnato una specie di gioco: aveva visto che la luce, quando attraversa un prisma, si rifrange nei sette colori dell’arcobaleno. Allora lei li aveva contraddistinti ognuno con un diverso aspetto della vita quotidiana da vivere in modo evangelico: mettere in comune i nostri beni spirituali e materiali, custodire i rapporti, curare la salute, alimentarsi con la sapienza…Tu li hai vissuti tutti, ma il tuo colore “ufficiale”, quello che ti aveva assegnato Carla, era l’azzurro: il colore dell’Armonia. Ecco, Maria, adesso tu resti, e resterai per sempre, così davanti ai nostri occhi: la donna dell’Armonia, sorridente, concreta, gentile, premurosa, garbata, semplice ma sempre, in qualche modo, elegante. Qualcuno ha voluto sottolineare la tua dignità…

Venivamo da te una volta alla settimana per il nostro incontro di nucleo e ci accoglievi con un ottimo tè profumato, ma senza biscotti perché Valeria diceva che il dolce ti faceva male. Ci spalancavi la tua casa e il tuo cuore, con un abbraccio pieno di affetto, salutandoci una per una e guardandoci bene negli occhi.

Ultimamente ti trovavamo spesso sofferente, per qualche piccolo disagio o magari per qualche reale malattia, ma tu affrontavi tutto in compagnia del tuo Gesù: era il tuo Amico, il tuo Confidente. Davvero sentivamo che abitava con te: ti trovavamo con Lui e ti lasciavamo a Lui. E tu ci donavi ogni volta un passaggio, una tappa della vostra lunga storia d’amore, che ti rendeva sempre più ardente di incontrarlo.

Davvero il tuo patrimonio più grande è stato la tua unione con Dio. Da quel lontano 27 luglio di 50/60 anni fa, in cui un sacerdote ti ha rivelato che Dio è Padre, la tua vita è cambiata: dicevi che quel giorno esatto sei rinata, hai trovato l’amore più grande, e gli sei sempre rimasta fedele. E se per caso ti allontanavi, poi sei sempre ritornata da Lui. Adesso questa unione è piena e di questo vivrai per tutta l’eternità.

Per questo oggi siamo in festa per te e con te, Maria cara, pur nel dolore di non vedere più il tuo bellissimo sorriso e non ascoltare più le tue parole di saggezza. Non hai più da cucire, non hai più bisogno di leggere, nessun giardino da curare… Certo però potrai ancora cantare, di certo assieme al cenacolo delle tue carissime sorelle di Ideale: Amalia, Agnese, Renata, Rita…

E insieme a loro vorrai continuare a seguirci, come hai sempre fatto: prima di tutto la tua amatissima Valeria, che, se permetti, vorremmo ereditare come nostra figlia… E poi accompagnerai tutti noi, con il tuo sguardo attento, diretto, anche esigente ma sempre pieno di amore.

Perché oggi, ancora una volta, sperimentiamo come è vera quella frase del Cantico dei Cantici che dice: “FORTE COME LA MORTE È L’AMORE”. Forte come la morte è il tuo amore, Maria… Sicuramente non lascerai cadere il filo d’oro che ci ha legato e ci legherà per sempre.

Grazie per tutto, per sempre, dolce cara Maria


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Una risposta a “DOLCEZZA E ARMONIA: IL PROFUMO CHE CI HA LASCIATO MARIA COLOMBERA”

  1. Molto bello e toccante !!
    Grazie Maria !!
    E grazie a chi ha scritto e curato questo bel profilo !!
    Oscar

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