LO STATO DELL’INFANZIA NEL MONDO

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In buona parte del mondo è ancora parecchio difficile essere bambini. Il primo rapporto di Save the children “Infanzia Rubata” vuole accendere i riflettori sulle cause e i fenomeni che continuano a rubare l’infanzia ai minori. 

Nel 2016, 1 bambino su 80, nel mondo, è stato costretto ad abbandonare la propria casa per fuggire da guerre e persecuzioni: circa 28 milioni di minori, di cui 10 milioni sono bambini rifugiati, 1 milione richiedenti asilo e 17 milioni sono sfollati interni. Domenica 4 giugno è stata celebrata la giornata internazionale dei bambini, e mai come in questi ultimi anni i bambini sono stati al centro di tante storie tristi. Non passa giorno che i media non raccontino di bambini soldato, di minori annegati nel mar Mediterraneo, di giovani vite sfruttate sessualmente.

L’occasione di questa giornata ci ha  dato l’opportunità di cercare alcuni dati riguardo le condizioni di vita dei bambini nei vari paesi. Secondo il rapporto di Save the children l’infanzia viene ancora negata a 700 milioni di bambini nel mondo, praticamente a 1 su 4. Il Niger è il peggior paese al mondo dove essere bambini, mentre in Norvegia, Slovenia e Finlandia sono i paesi dove i bambini stanno meglio. L’Italia, è al nono posto tra i primi dieci paesi in cui i minori trovano condizioni favorevoli, meglio della Germania e del Belgio. Sta di fatto che ad 1 bambino su 4 nel mondo (700 milioni) l’infanzia è negata per vari motivi: guerre e persecuzioni, matrimoni e gravidanze precoci, lavoro minorile, malnutrizione e malattie, impossibilità di frequentare la scuola. È sempre il rapporto di Save the children che contiene il primo Indice globale sui fattori che mettono a rischio l’infanzia in 172 Paesi del mondo. “È inaccettabile che nel 2017 milioni di bambini continuino ad essere privati della propria infanzia”, è il commento Valerio Neri, direttore generale di Save the children.

In America Latina si trovano i 10 Paesi con il più alto tasso al mondo di omicidi tra i bambini e i ragazzi, in conseguenza dell’escalation delle attività delle bande criminali. Più di 75.000 minori di 19 anni sono stati assassinati in tutto il mondo nel solo 2015, più di 200 ogni giorno, 168 milioni di bambini sono ancora costretti a lavorare per sostenere se stessi e le proprie famiglie, di questi, 85 milioni fanno lavori molto pesanti e pericolosi. Nel mondo, ogni 7 secondi una ragazza di età inferiore a 15 anni si sposa, spesso costretta dai propri genitori a unirsi a uomini anche molto più grandi di lei, sono circa 15 milioni le ragazze che si sposano prima di aver compiuto i 18 anni e di queste 4 milioni non hanno ancora 15 anni. E ogni 2 secondi una ragazza tra i 15 e i 19 anni mette al mondo un bambino, pari a circa 17 milioni di giovani ogni anno, il 95% nei Paesi in via di sviluppo (95%). Ogni giorno 16.000 bambini muoiono prima dei 5 anni e oltre 16.000 bambini ogni giorno muoiono prima di aver compiuto i cinque anni, nella maggior parte dei casi per malattie facilmente curabili e prevenibili.I tassi più elevati di mortalità infantile si registrano in Africa subsahariana, mentre 1 bambino su 6 non può studiare. Oggi nel mondo 263 milioni di bambini in età scolare sono tagliati fuori dal diritto all’educazione: 1 bambino su 6. Ad essere svantaggiate sono soprattutto le bambine: circa 15 milioni di bambine non avranno mai l’opportunità di imparare a leggere e scrivere, Secondo il rapporto di Save the Children, i bambini rifugiati hanno probabilità 5 volte maggiori di abbandonare la scuola rispetto ai loro coetanei non rifugiati.

Silvano Gianti

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