Chi non ha mai sentito parlare di Intelligenza Artificiale?
L’argomento è “antico”: pensate che il primo uso dell’espressione “Intelligenza artificiale” (“Artificial Intelligence”) risale al 1955, e le primissime applicazioni sono anche precedenti.
Ma è soltanto da poco più di un anno che tutti ne parlano (nel grafico vedete l’andamento delle ricerche di “Intelligenza artificiale” su Google). Non c’è quasi giorno che l’IA (come viene abbreviata) non compaia nei TG.
Anche Vespa vi ha dedicato una puntata dei “5 minuti” dopo il TG1, e si è divertito a mascherarsi da Putin usando un programma di IA che sostituisce il volto di una persona in un video.
Il tradizionale messaggio dalla Santa Sede per la giornata della pace del 1° gennaio è stato intitolato “Intelligenza artificiale e pace“, mentre molti hanno anche caldeggiato la nomina dell’IA a “persona dell’anno” della rivista Time.
Insomma, se si vuol essere alla moda, bisogna parlare di Intelligenza artificiale. Noi qui ne parliamo “anche”, ma non solo, perché ne parlano tutti, e se avrete pazienza vedremo perché “non solo”. Questo sarà un articolo in più puntate. Iniziamo con alcuni esempi.
L’intelligenza artificiale (IA) è un affascinante campo di ricerca che continua a stupire e trasformare il nostro modo di vivere. Chiediamoci: quanto ne sappiamo davvero? Forse pensiamo alle macchine che imparano, ma l’IA è molto di più.
Applicazioni Impressionanti dell’IA:
- Medicina di Precisione: L’IA sta rivoluzionando la sanità, consentendo diagnosi più rapide e precise. Alcuni programmi avanzati riescono persino a individuare precocemente malattie gravi.
- Guida Autonoma: I veicoli autonomi, alimentati dall’IA, stanno cambiando il modo in cui ci spostiamo. Auto che imparano dalle esperienze di guida, rendendo le strade più sicure e efficienti.
- Ricerca Farmaceutica: L’IA accelera la scoperta di nuovi farmaci, analizzando grandi insiemi di dati per identificare potenziali cure e accelerare il processo di sviluppo.
- Traduzione Automatica: Sistemi di traduzione basati sull’IA, come Google Translate, offrono traduzioni istantanee in molte lingue, abbattendo le barriere linguistiche.
IA nel Nostro Quotidiano:
- Raccomandazioni Online: Piattaforme di streaming e shopping utilizzano algoritmi avanzati per suggerire contenuti o prodotti basati sui nostri comportamenti passati.
- Assistenti Virtuali: Siri, Alexa e Google Assistant sono ormai compagni digitali quotidiani, utilizzando l’IA per comprendere e rispondere alle nostre richieste.
- Filtri Antispam: Le caselle di posta elettronica utilizzano l’IA per identificare e filtrare messaggi indesiderati, rendendo la gestione delle email più efficiente.
- Riconoscimento Facciale: Molte applicazioni utilizzano l’IA per il riconoscimento facciale, migliorando la sicurezza in dispositivi come smartphone o sistemi di videosorveglianza.
- Pianificazione del Percorso: App di navigazione come Google Maps ottimizzano i percorsi in tempo reale, considerando dati sul traffico e i modelli di guida.
L’intelligenza artificiale si insinua nella nostra vita quotidiana in modi che spesso non percepiamo consapevolmente. È un mondo di possibilità che si espande rapidamente, invitandoci a esplorare e adattarci a un futuro guidato dall’innovazione tecnologica.
Vi piace questa serie di esempi (che ho scritto appositamente con un colore diverso del testo)? Vi piace come l’ho scritta? Se mi conoscete, e se avete letto altri miei articoli, vi accorgerete che non è il mio stile. Infatti non l’ho scritta io, ma ho chiesto a un programma, ChatGPT, di scriverla per me.
Per inciso, anche l’immagine che vedete all’inizio (un robot che fa l’insegnante, cosa che non mi augurerei!) è creata con un programma di intelligenza artificiale, al quale ho descritto, in una frase, l’immagine desiderata.
Ma cos’è ChatGPT?
ChatGPT è il sistema che ha reso famosa l’intelligenza artificiale tra le masse, quando è stato messo a disposizione di chiunque in rete, a novembre 2022. Ecco anche il motivo del picco di ricerche che avete visto nel grafico all’inizio dell’articolo. Se al grafico precedente aggiungiamo in rosso l’interesse per la ricerca ChatGPT vediamo infatti che i picchi di crescita coincidono (con “ChatGPT” molto più cercato di “Intelligenza Artificiale”).
ChatGPT consente a chi lo utilizza di rivolgere richieste in linguaggio naturale, per iscritto, come se stesse scrivendo ad una persona. Si possono porre domande, ma si può chiedere anche di scrivere un testo, un’e-mail, o anche un programma software. Si può inviare un testo e chiedere di correggere gli errori di ortografia. Si può inviare un testo lungo e chiedere di farne il riassunto. Si può chiedere di scrivere una ricetta elencando gli ingredienti che si hanno a disposizione.
Volete provarlo? Si trova qui: https://chat.openai.com
Per usarlo (gratuitamente, anche in italiano) occorre registrarsi (cliccando sul bottone Sign Up ossia “Registrati”).
Tecnicamente è definito come chatbot, ossia un (ro)bot in grado di conversare (chat). È un tipo di intelligenza artificiale definito “generativo” perché in grado di “generare”: testi, nel caso di ChatGPT, ma anche immagini e video in altri casi. È detto “Large Language Model” (“grande modello di linguaggio”) perché è ottenuto a partire da una quantità immensa di testi, ovviamente presi principalmente dalla rete, che sono stati memorizzati e “digeriti” da programmi molto potenti.
Un vecchio film del 1986 (“Corto Circuito”) sembrava già immaginare un po’ il funzionamento di questi sistemi. Guardate questo spezzone, dove il robot “Numero 5” (un robot da guerra, che per un evento straordinario diventa autonomo e “libero”… anche dai suoi scopi bellici) vuole “ancora input!“.
Nella prossima puntata vedremo qualche esempio e proveremo a capire se dobbiamo essere ammirati, preoccupati, stupiti… o semplicemente consapevoli.
Sarò contento se farete domande o proposte di approfondimento nei commenti. È un articolo che si sviluppa anche così!
Riccardo Poggi
È uscita la seconda puntata, clicca qui per leggere!
Buona la prima, Ric ! Articolo interessante e originale, aspetto la seconda puntata 🙂
Grazie Riccardo, molto chiaro e interessante.
La capacità tecnica di eseguire compiti che pensavamo solo una nostra prerogativa ci spinge a cercare cosa sia veramente umano
Magnifico, Ric! Mentre leggevo la parte colorata che magnificava gli aspetti positvi ell’IA, conoscendoti, mi sono accorto che qualcosa non quadrava…troppo breve l’articolo, aspetto la II puntata!
Appunto mi conosci!!! 😀
Sulla brevità hai ragione, ma sapendo che (specie su smartphone) la disponibilità di attenzione è scarsa, sono rimasto sui 4 minuti circa di lettura!
Molto bene Riccardo, argomento di grande attualità …
Su ChatGPT la avevo già provata ed ho capito abbastanza come usarla .
Ti chiedevo se puoi dirci la APP o il Link e qualche suggerimento per Creare Immagini come la tua col Robot ??
Poi immagino lo avrai già previsto sarà bene Dialogare sugli aspetti Etici ….che sono fondamentali …
Grazie, a presto allora, Oscar
Senz’altro spiegherò qualcosa sulla generazione delle immagini.
Intanto ecco il link a uno dei siti utilizzati: https://starryai.com/app/create, ogni giorno si possono creare direi un paio di immagini gratuitamente (registrandosi con un profilo Google).
Gli aspetti etici arriveranno di sicuro.
Grazie Riccardo, molto interessante, soprattutto l’avercene data una dimostrazione in diretta…
Anch’io mi sono rivolta qualche volta a ChatGPT e sempre mi ha sorpreso la risposta quasi umanizzata (diversa da quando fai una ricerca su Google).
Aspettiamo il seguito con interesse..
Grazie Marisa, vedremo nelle prossime puntate il motivo per cui sembra quasi umanizzata.
Grazie per queste belle notizie, sembra di “giocare” con la fantascienza, invece non è così, è tutto reale. Sempre a servizio dell’umanità, però se non sempre fosse così? Grazie ancora, in attesa della seconda puntata.
Grazie Pietro, la tua è una domanda giusta. Troppo spesso diamo per scontato che tutto ciò che di innovativo si può costruire vada a buon fine… Ma tutto ciò che si può costruire, è sempre bene costruirlo?
Grazie, Riccardo. Anche una “ignoranza artificiale” come me, grazie alla tua spiegazione, ha capito qualcosa di più.
È un universo affascinante.
Speriamo sia sempre a favore dell’uomo, della pace e della fratellanza universale.