UN PUZZLE DI TASSELLI LUMINOSI

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Come già lo scorso anno ci siamo ritrovati, con alcuni del gruppo UPM INSIEME, dal 19 al 21 maggio per un convegno con Gérard Rossé, docente dell’Università Sophia di Loppiano. Tema dell’incontro: “APPROCCIO AI VANGELI SINOTTICI”. Eravamo presso l’Istituto Villa Divin Redentore di Cogoleto in una sessantina di persone alcune delle quali collegate via zoom.

A conclusione ci sembra di poter dire che il convegno sia stato un puzzle di tessere luminose, composto da vari tasselli:

– la sapienza del relatore: il Prof Rossé, docente di esegesi biblica all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, è uno stimato conoscitore della Scrittura. Ha condotto le conversazioni con un preciso atteggiamento didascalico: introdurre i contenuti della lezione con un una sintesi iniziale, enunciare con rigore logico e rispetto delle fonti, entrare nei dettagli, ripetere spesso per sottolineare i punti salienti, fare esempi, chiudere con una sintesi finale. Il tutto con una grande capacità di sbriciolare i contenuti, specie se innovativi, espressi con un linguaggio vivace, semplice, adeguandosi agli ascoltatori e integrando ampiamente il testo preparato secondo l’ispirazione del momento.

la scoperta dell’esegesi: l’indagine scientifica dell’esegesi ci ha fatto capire che solo uno studio attento e rigoroso, ben guidato e condotto con gli strumenti giusti, può consentire una conoscenza precisa della vita e degli insegnamenti di Gesù, tenendo conto della loro evoluzione storica, frutto di memoria e di tradizione. Solo l’esegesi, la critica interna dei testi, non troppo velata da intenti moralistici, può davvero illuminare la nostra fede, presentandoci un Gesù privo delle sovrastrutture che forse, nel corso della storia, hanno deformato la sua bellezza di uomo e di Figlio di Dio. Scoperta che si è tradotta in un invito pressante ad uno studio diacronico dei vangeli, non per scartare ma per distinguere e riconoscere la grande ricchezza della tradizione apostolica, custodita dalla Chiesa. Resta valida la teologia, la riflessione di fede, gli insegnamenti morali che gli evangelisti presentano, ma facendo precedere tutto questo da una messa a fuoco più precisa di Gesù, “il volto nuovo di Dio”.

– la novità del corso: gli studi approfonditi del relatore ci hanno fatto scoprire una ricchezza impensata nelle pagine dei vangeli, come fossero iceberg di cui finora abbiamo conosciuto sommariamente solo la superficie. Diceva Rossé: “Tra il Gesù pre-pasquale e il testo scritto del vangelo sono avvenuti importanti cambiamenti, che hanno influenzato l’interpretazione di un detto o parabola.” Già solo questa affermazione ha messo in crisi le nostre credenze a volte superficiali, che hanno confuso la realtà storica con i racconti di tipo redazionale. Abbiamo così cominciato a scoprire le sovrastrutture con cui nei secoli è stata forzata la mano al testo evangelico, riconoscendo l’esigenza di un ritorno all’essenza del suo messaggio, come la Chiesa stessa ha riconosciuto nel documento conciliare “La verità storica del Vangelo” del 1964.

il fuoco di file di domande: i temi del professor Rossé sono stati arricchiti da un fuoco di fila di domande, spontanee ed incalzanti, formulate sia dalle persone presenti che da quelle collegate via zoom. Data la novità del metodo di lettura proposto sono state comprensibili le discussioni appassionate a cui il relatore non si è sottratto, rispondendo con un completamento, una sottolineatura, un approfondimento ulteriore.

– il clima di famiglia: fin dai primi momenti si è diffusa fra tutti la gioia di ritrovarci, di guardarci negli occhi, di condividere anche solo con un soffio le realtà della vita, creando da subito un “noi” che superava ogni singolo “io”.

– il senso di rinascita: il convegno è stato davvero esaltante: ha scombussolato, sconvolto, messo in crisi… e poi ha corretto, ricostruito, aggiornato: un’esperienza di sapienza del tutto nuova. Alla fine, i sentimenti diffusi erano gioia, liberazione, coscienza di essere solo all’inizio in questo nuovo percorso, con il conseguente desiderio di avanzare nella giusta direzione. Diceva il professore: “La fede cristiana non è solo morale, norme di comportamento. Bisogna conoscere la fede, dare ragione della speranza che ci abita per rispondere alle critiche e alle domande del mondo ateo di oggi. Non basta amare, ma occorre saper rispondere alla domanda ‘Chi è Gesù per te?’ Devo conoscere Gesù. La fede oggi è una cosa seria. Invito ad approfittare anche della catechesi in parrocchia. L’agape non è sentimento, affettività, ma lasciare spazio anche a chi è contro di te, permettergli di esistere. L’agape consolida l’amore umano con la volontà, non col sentimento.”

– il desiderio di ritrovarci: alla fine dei due giorni forte era il dispiacere di lasciarci e il conseguente desiderio di ritrovarci per un prossimo approfondimento.

Alcune impressioni:

  • È stato bello stare insieme: fede arricchita dalla Sapienza e dall’appassionato studio del Professore che ci ha donato le fondamenta storiche della fede.

  • Gerard è uno studioso che ama la sua materia, ma è qualche passo avanti. E ci dà strumenti di riflessione per adeguarci.

  • È sempre una grazia approfondire il Vangelo, comprenderlo più in profondità per poter rendere conto della nostra fede. Utili anche le domande che restano aperte per continuare nella riflessione e negli approfondimenti.

  • Molto interessanti e stimolanti le conferenze. Mi hanno spinto a leggere le pagine introduttive del Vangelo che non avevo mai lette. Ho ritrovato molte notizie che ci sono state date nelle lezioni del professore ma con un linguaggio e una immediatezza adatta alle nostre capacità.

Franca Soracco e il gruppo di UPM Insieme


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