ENZO MARAZZI – “CON I DUE REMI”

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Il 23 giugno 2017 ricorrono 20 anni della partenza per la “Mariapoli Celeste” di Enzo. Abbiamo pensato a un modo “speciale” per ricordarlo: a seguire pubblichiamo quanto detto su di lui da Chiara Lubich in un collegamento telefonico il 26 giugno 1977. (NDR : “Donato” è il “nome nuovo” a lui dato dalla stessa Chiara)


…..Che dirvi oggi? Voglio comunicarvi una mia considerazione.

So che molti, io compresa, teniamo come linea di vita una Parola che tanto bene ha fatto e fa alla nostra anima. È una Parola che – ci sembra – riassuma tutto ciò che ci è ri­chiesto dal nostro Ideale, e suona così: «Sei tu, Signore, l’u­nico mio bene» (cf. Sal 15, 2). Attuata produce effetti favolosi e fa pensare che, viven­do essa, tutto sia fatto.

………………..

Così si comportava il nostro Donato (Enzo ndr), che pochi giorni fa è partito per la Mariapoli Celeste, soprattutto negli ultimi mesi della sua vita e di più ancora nelle sue ultime settimane.

Egli ha usato due remi per condurre la navicella della sua vita fino al Porto, a Dio: il «Sei Tu, Signore l’unico mio bene» detto e ripetuto con una fedeltà estrema, con perfezione, con costanza mirabile ogni volta che occorreva, e l’amare.

Amava tutti. E ha realizzato un capolavoro di grazia e di santità. Quando lo si visitava ci si rendeva conto come egli vivesse su un gradino, per così dire, più alto di tutti quelli occupati da quanti – ed erano dei meravigliosi focolarini – lo circondavano. Egli navigava sicuro come un nocchiero in alto mare superando con una maestria soprannaturale tutti i marosi che si accavallano quando ci si avvicina a quell’ora.

Ricordo che uno di questi ultimi giorni mi ha confidato: «Sai, al pensiero di dover partire, ho avuto un momento di malinconia, ma poi: “Sei Tu, Signore, l’unico mio bene” e tutto è passato».

Per cui, anche quella volta, s’era sentito pronto a lan­ciarsi ad amare. Ed amò sempre.

Chissà ora dove questa corsa nel suo Santo Viaggio ha portato Donato!

Chissà come ora prega Gesù, che ha incontrato , per quegli scopi per cui ha dato la vita: i focolarini, il Movimento, i bisogni dell’ umanità….

Egli rimarrà sempre nel nostro cuore come un modello di chi appunto sa far uso dell’uno e dell’altro remo della na­vicella per superare vittoriosamente i flutti della vita e semi­nare ovunque l’amore.

Addio, Donato! Abbiamo cercato di esserti vicino quag­giù per condividere con te lo sforzo delle tue lotte e la gioia delle tue vittorie.

Sii ora vicino a noi tu, che tanto puoi lì dove sei, perché sappiamo ripetere come te a Gesù: «Sei Tu, Signore, l’unico mio bene» e sappiamo far uscire dal nostro cuore tutto l’a­more possibile.

Chiara Lubich, Graz, 26 giugno 1997

(Enzo Marazzi, gen di Arenzano (GE), 14 Aprile del 1956 – 23 06 1997)


Per chi fosse interessato, Sabato 24 giugno ci ritroviamo per ricordare Enzo a Varazze, dalle 18 messa nella Chiesa di S. Nazario (vicino alla stazione FS). A seguire per chi potesse fermarsi un aperitivo.  Per informazioni Maria Chiara, Euca, Oscar.


LETTERE – In chiesa e sul sagrato un momento di famiglia per Enzo e Paolo

Volevo ringraziarvi per ieri. Ho avuto l’impressione che si sia costruito insieme un pomeriggio in clima di Unità.

Da una occasione (il 20° anniversario dalla morte di Enzo Marazzi, focolarino originario di Arenzano) è scaturita l’idea di festeggiarla, oltre alla messa di suffragio come gli altri anni, proiettando anche il video dell’esperienza raccontata da Enzo in un meeting ai Castelli Romani nel febbraio 1997, pochi mesi prima della morte. La messa è stata animata dai canti e con la chitarra da Fabio Cartasegna e Laura Testa (nipote di Enzo).

Don Alessio Allori, al termine della celebrazione, ha invitato le persone presenti a fermarsi alla proiezione in chiesa e ha messo a disposizione lo schermo e il videoproiettore. E’ stato un momento molto profondo.  Pietro Pinacci, venuto appositamente da Milano, e Carlo Scarzella hanno donato la loro testimonianza anche su un altro amico dello storico gruppo di Arenzano: il dott. Paolo Giovannoni, che era venuto alla Mariapoli di Loppiano del 2014 ed è mancato due anni fa per un tumore (il 19.06.2015).

Tutti insieme poi abbiamo attrezzato per il buffet/aperitivo in un angolo del bel sagrato, che è protetto dal traffico cittadino.

Abbiamo anche colto l’occasione per festeggiare in anticipo e fare una foto ricordo con i prossimi sposi, Laura e Giorgio.

 Durante il buffet, attorno a tutti questi capannelli in intensa conversazione e armonia, un gruppetto di bambini giocava vivace e ho pensato che quell’amore a Gesù e tra noi avrebbe dato vita all’albero della “Fraternità e Unità”  anche in questi paesini della Riviera ligure…

Gabriele Fabbri


GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA DEL  24.06.2017


GUARDA IL, VIDEO CON L’ ESPERIENZA DI ENZO MARAZZI DEL 02/1997:

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